Emanuele Perugini, candidato a sindaco di Grosseto per il Polo civico per Grosseto e per la lista Insieme per Grosseto, spera in una ripresa turistica a 360 gradi che non riguardi solo il turismo strettamente balneare, ma che si possa aprire a nuove vedute turistiche, agendo così da traino sul mercato del lavoro.
“Il turismo è una materia complessa, necessita di programmazione, creatività, investimenti, promozione; non è una scommessa, ma un investimento serio e ragionato, è una opportunità che altera il Pil di una nazione, figuriamoci quello di una città. Il turismo post covid è stato sicuramente una novità per tutti – commenta Perugini –, a partire dagli operatori del settore, come albergatori, ristoratori ma anche guide turistiche e certamente le agenzie di viaggi e tour operator incoming, che oggi sono gli unici in grado di unire più servizi per un prodotto completo”.
Secondo il candidato sindaco, “è necessario potenziare fortemente le manifestazioni esistenti e incrementare il loro numero durante l’anno, in varie parti della città, per valorizzare tutti i borghi e le frazioni e per creare momenti di attrazione turistica sul territorio. Tante volte si è tentato di proporsi sul mercato del turismo anche internazionale, ma sempre con iniziative di corto respiro, senza la capacità di programmare e di fare sistema. E’ arrivato dunque il momento che anche la società maremmana contemporanea faccia qualcosa di concreto per realizzare una offerta turistica alla pari di quella di tanti altri territori, che hanno la capacità di proporsi con pacchetti integrati molto attrattivi per il turista moderno“.
“Il nostro progetto è sicuramente quello di fare rete. Creare un sistema per il quale il turista prenota in riva al mare, ma arriva fino al Monte Amiata – continua Emanuele Perugini – a scoprire le bellezze più nascoste del nostro territorio, che molto spesso purtroppo non sono note nemmeno ai maremmani. Un’offerta turistica a 360 gradi, a partire dall’esperienza culturale passando fino a quella gastronomica, con un capoluogo che finalmente faccia il capoluogo. Non si inventa niente, basta guardare le esperienze di tanti altri distretti turistici, che hanno saputo prima programmare e poi realizzare i loro progetti”.
“Tra le nuove manifestazioni, sarebbe interessante creare una vetrina della cultura locale che coinvolga le eccellenze artigiane del territorio. Si potrebbe favorire la creazione di un gruppo di giovani studenti universitari per studiare come promuovere il marketing territoriale e ricercare fondi europei per finanziare i progetti di sviluppo – commenta Perugini -, al fine di accogliere i visitatori, impegnandosi per lo sviluppo di una rete di alberghi diffusi e bed & breakfast, che si possano aggiungere all’attuale offerta ricettiva”.
“C’è voglia di bello in ognuno di noi, con il lockdown si è riscoperta questo aspetto della meraviglia o comunque di sapersi meravigliare ed apprezzare elementi del nostro territorio italiano di cui prima nemmeno ci facevamo del tutto caso – spiega Perugini –. Per questo, proponiamo un sistema che permetta di offrire al turista la visita dell’intero territorio maremmano attraverso visite guidate e tour esperienziali, per consentire di dare fiato all’intero sistema turistico della provincia e non solo al settore balneare o montano. Ma soprattutto creando posti di lavori continui e non solo stagionali, ma sfruttando al meglio il nostro territorio per creare anche più lavoro per i nostri giovani all’interno del nostro comune. Naturalmente non solo pensando all’estate, ma allargando la proposta turistica anche nei periodi in cui il turismo balneare è più fermo, per cercare di destagionalizzare il nostro territorio con tour alla scoperta dell’entroterra grossetano”.
“Mi piacerebbe – conclude Emanuele Perugini – che la nostra idea fosse affinata e guidato da professionisti e imprenditori che vivono il turismo con passione e competenza, seguendo l’esempio di unità tra gli agenti dei viaggi grossetani, che fin dall’inizio della pandemia, a marzo 2020, offrirono gratuitamente la loro professionalità, però la ‘cabina di regia’ la immagino in mano ai giovani, dato che le scelte di marketing territoriale, di promozione dell’offerta ricettiva complessiva, quello che in sintesi potrebbe essere la Maremma di domani, riguarda soprattutto il loro futuro ed è giusto che possano contribuire a costruirlo da attori e non da spettatori”.