“Quella del campo da golf a Poggio all’Ulivo sta diventando una vera e propria ‘novella dello stento‘”.
A dichiararlo è Massimo Di Giacinto, consigliere comunale dell’omonima lista civica a Follonica.
“Il Consiglio comunale del 4 giugno ha deliberato, all’unanimità, l’avvio del procedimento per consentire la costruzione di un plesso servizi a corredo dell’impianto da golf ma, dopo due mesi, l’iter amministrativo è sempre fermo – spiega Di Giacinto -. Insomma, pare che siamo tutti d’accordo ma, nonostante questo, la procedura va avanti a ritmi molto lenti. Le numerose dichiarazioni del sindaco Benini e dell’assessore Ricciuti sulla indiscutibile volontà dell’amministrazione comunale di velocizzare i tempi e supportare il percorso autorizzativo nel più breve tempo possibile per non perdere questa opportunità di sviluppo per Follonica, lasciano il tempo che trovano. I propositi sono buoni e giusti, ma solo in teoria perché, in pratica, è tutta un’altra storia. E pensare che l’impianto sportivo di golf funzionante e omologato dal Coni, con le strutture ricettive collegate e previste, sarebbe davvero una straordinaria occasione per attrarre un turismo diverso e di medio-alto livello che sicuramente contribuirà, prima o poi, a allungare la stagione turistica, perché a golf si gioca in tutti i mesi dell’anno”.
“Vogliamo parlare poi dei 55 posti di lavoro che garantirebbe? Non interessano? Per stimolare l’amministrazione comunale a ‘far presto’, nel legittimo interesse della società che realizza il golf e che investe, si dice, qualcosa come 10 milioni di euro, e di quello pubblico per tutta la città che ne avrebbe sicuri benefici, ho presentato una interrogazione al Sindaco per sapere ‘quali sono i motivi per cui, a poco meno di due mesi dall’approvazione all’unanimità della deliberazione da parte del Consiglio comunale dell’avvio del procedimento per permettere la realizzazione di un nuovo plesso servizi e accessori campo a corredo dell’impianto da golf a 18 buche in località Poggio all’Olivo, ad oggi non si è proceduto a concludere l’iter amministrativo con l’espletamento degli atti necessari all’approvazione definitiva di quanto attivato in modo da consentire, ai titolari dell’intervento – termina Di Giacinto –, di presentare il relativo progetto edilizio e ottenere il rilascio del permesso di costruire dell’indispensabile plesso servizi”.