“In questi giorni stanno arrivando nelle case delle famiglie grossetane le lettere contenenti le richieste di pagamento della Tari: è l’ennesimo salasso”.
A dichiararlo, in un comunicato, è il Movimento 5 Stelle di Grosseto.
“Purtroppo, così come avviene ormai da molti anni, parliamo di un esborso notevole, spesso al di sopra delle diverse centinaia di euro per famiglia e del tutto sproporzionato se misurato in rapporto al servizio che viene garantito al cittadino – continua la nota –. Al grossetano viene richiesto di stare zitto e pagare. E a poco importa che i cassonetti cosiddetti intelligenti poi tanto intelligenti non siano e che non vi sia una reale premialità nella differenziazione dei rifiuti tale da invogliare il cittadino a essere virtuoso. A loro interessa solo una cosa: che il cittadino paghi. Ecco, tutto questo deve finire. Il Movimento 5 stelle da anni lotta per garantire un sistema ottimale di gestione e smaltimento dei rifiuti e tariffe più basse. Grosseto è una città dalle piccole dimensioni e assicurare un servizio di qualità, qui, non è impresa impossibile. Anzi. Eppure, dopo cinque anni di amministrazione di destra ci ritroviamo con gli stessi problemi di prima. Forse pure di più. Cassonetti stracolmi e bollette salatissime. Bollette che vanno a incidere su bilanci familiari già stroncati dall’emergenza sanitaria e sociale, dalla precarietà e sfruttamento del lavoro, da un passato orribile e un presente e un futuro pieni di incertezza. È indispensabile tenere la città pulita e potenziare la raccolta differenziata così da ottenere i contributi che l’Unione Europea destina proprio alle realtà virtuose: quel denaro può essere impiegato per coprire una buona parte della spesa in carico alle famiglie”.
“Stessa cosa per quanto riguarda la tariffa dell’acqua: paghiamo bollette tra le più care d’Italia – prosegue il comunicato -. Eppure la rete idrica è un colabrodo, con grave danno per il portafoglio dei grossetani e dell’ambiente, che vede incredibilmente dispersa la risorsa più preziosa. La riqualificazione idrica degli edifici e degli spazi urbani (un’azione gemella alla riqualificazione energetica) non è più rimandabile. Occorrono politiche di incentivi e sgravi fiscali da un lato e il recupero della permeabilità in ambiente urbano e la creazione di invasi di accumulo dall’altro. Ma soprattutto serve mettere mano alla rete idrica, al suo stato manutentivo. E far capire a chi di dovere che con l’acqua non si può pensare di guadagnare cifre enormi, perché si tratta di un bene comune. Un bene di tutti i cittadini”.
“ Con il Movimento 5 stelle al governo della città questi due aspetti, rifiuti e acqua, saranno subito affrontati: non possiamo incidere nelle scelte aziendali, certo – termina la nota –. Ma possiamo fare in modo che i servizi siano organizzati in maniera da non gravare così tanto sulle tasche dei cittadini, a cominciare dalle fasce deboli della popolazione, che devono essere assolutamente tutelate in modo più incisivo. Basti pensare alle famiglie monoreddito, o a quelle coppie in cui lavorano entrambi, ma con contratti ridotti, precari o scarsamente remunerati: come è possibile sostenere diverse centinaia di euro di esborso ogni anno solo per rifiuti e acqua?“.