Il Partito Democratico presenta ulteriori quattro candidati al consiglio comunale di Grosseto.
Si tratta del consigliere uscente Ciro Cirillo, di Luigi Petroncari, Alessandro Landi e Maria Claudia Rampiconi.
Maria Claudia Rampiconi ha 44 anni, è una editor di testi per videogiochi ed esperta di comunicazione, è sposata e ha due figli di 13 e 10 anni.
“Mi candido per il Consiglio comunale di Grosseto alle prossime elezioni nella lista del Pd per essere non solo una quota rosa, ma per dire attivamente la mia su alcune questioni che reputo fondamentali per lo sviluppo di Grosseto: supporto all’occupazione (in particolare) femminile in una città in cui sembrano non esserci possibilità se non quelle offerte dalla vendita al dettaglio e dai servizi, supporto attivo alle fasce più deboli, nello specifico gli anziani in un mondo in continua evoluzione, politiche sociali e aiuto alle famiglie con figli, impiego virtuoso della tecnologia, troppo spesso considerata un muro da superare invece che una preziosissima risorsa – spiega Rampiconi -. Il tutto guidato da un denominatore comune: un utilizzo più opportuno, coerente e consapevole del linguaggio istituzionale e del modo in cui un’amministrazione deve rivolgersi al cittadino. Linguaggio, importantissimo veicolo di pensieri e azioni, che deve cambiare sia all’interno della città che nella sua immagine esterna, per ri-valutarsi e migliorare dopo anni in cui una certa sciatteria anche comunicativa l’ha fatta da padrona“.
“Proprio per la mia formazione in ambito comunicativo, sono appassionata di linguaggio e tecnologia e credo fermamente che quest’ultima, ben spiegata e impiegata in tutti gli uffici pubblici, con un’adeguata formazione/informazione a riguardo, possa migliorare la città intera e fornire notevoli possibilità di sviluppo per tutti – continua Rampiconi –. La tecnologia deve anche essere spiegata accuratamente e in modi accessibili alle persone che meno la conoscono per vari motivi, specie agli anziani che il più delle volte non hanno a disposizione un computer o una connessione a casa e si affidano ai propri figli o a conoscenti per risolvere piccoli problemi quotidiani o per effettuare pagamenti: il Comune deve essere la casa di tutti, e si devono creare degli sportelli dedicati e fissi per aiutare le persone meno alfabetizzate nella tecnologia a svolgere le pratiche burocratiche più comuni e ad attivare strumenti importanti come ad esempio lo Spid, la nuova identità digitale che serve per dialogare con la pubblica amministrazione“.
“Infine, ma non da ultimo, il mio impegno vuole essere rivolto alle famiglie, specie quelle con bambini piccoli, per delle risposte concrete dal Comune a livello di servizi, penso ai centri estivi organizzati dal Comune e attivati in tutti gli altri Comuni tranne che a Grosseto, penso a una programmazione di interventi più incisivi per supportare le famiglie dei lavoratori con figli piccoli. Penso a una offerta di sport davvero varia e non solo finalizzata alle competizioni agonistiche. Non da ultimo penso ai ragazzi di questa città: dopo due anni di pandemia in cui sono stati messi da parte come e più di altre categorie, bisogna cercare di ricostruire intorno a loro una città troppo vecchia, troppo immobile, troppo diversa da loro – termina Rampiconi -. Il mio motto è ‘A Grosseto si può fare’: si può fare una politica diversa, si possono fare azioni diverse per una nuova idea di futuro“.
Con lo slogan “(Ri)partiamo, per il cambiamento” si presenta Cirillo Ciro.
“Nato a Napoli nel 1984, dopo aver conseguito la maturità scientifica alla Scuola militare Nunziatella, mi laureo in Giurisprudenza – spiega Cirillo –. Successivamente conseguo i Master di II Livello in Leadership e analisi strategica e Mba – Master of business administration. Attualmente sono dirigente presso il Ministero della Difesa, ricopro l’incarico di consigliere comunale, vicepresidente del consiglio e componente della IV Commissione consiliare”.
“La scelta di proseguire il mio percorso politico iniziato 5 anni fa nasce dal debito di riconoscenza nei confronti della città che mi ha accolto, sostenuto, visto maturare, formare famiglia e permesso di essere suo servitore, nonché dalla volontà di essere parte del cambiamento che auspico per questa meravigliosa terra. Un cambiamento che, a partire dalle difficoltà del presente, mira a dispiegarne le straordinarie potenzialità future – continua Cirillo –. Fermamente convinto della necessità di pianificare un’azione articolata e proattiva piuttosto che limitarsi ad un semplice ‘reagire’ agli eventi, auspico un continuo dibattito su temi che ritengo di primaria importanza quali: giovani, lavoro e sviluppo economico, servizi alla persona, disabilità, ambiente e cultura. Bisogna, ora più che mai, anche alla luce delle alterazioni sociali generate dalla pandemia, investire e credere nei giovani, la cui presenza è cruciale per la gestione dei numerosi contenitori (ahimè ad oggi vuoti) presenti in città, avere il coraggio di includerli e coinvolgerli anche in scelte difficili non considerarli ‘vasi da riempiere ma fiaccole da accendere’ educandoli alla legalità e non alla furbizia”.
“Occorre favorire lo sviluppo economico facendo leva e potenziando le naturali vocazioni agroalimentari e agroindustriali di questo territorio, occorre altresì creare una rete turistica omogenea e integrata. A tal fine, bisogna creare condizioni ottimali per l’aggregazione e cooperazione dei soggetti impegnati nel settore, favorendo il trinomio produzione-trasformazione-commercializzazione, predisponendo reti e canali che agevolino l’export e rafforzino il Brand Maremma, magari ripensando lo scalo civile e le funzioni di Grosseto Fiere – continua Cirillo -. Altra area di discussione sarà relativa alle Infrastrutture, indispensabili per questo territorio. Sarà necessario sedersi ai tavoli regionali e nazionali per attenzione la cronica carenza infrastrutturale delle reti del territorio, sia stradali (non abbiamo un metro di autostrada) che ferroviarie (entro il 2030 il 30% delle merci dovrà viaggiare su rotaia), avendo però bene in mente che espansione urbanistica/infrastrutturale e salvaguardia dell’ambiente non sono valori contrapposti e possono e devono essere congiuntamente perseguiti”.
“È fondamentale aumentare l’offerta, la qualità, ma soprattutto accessibilità e fruibilità dei servizi alla persona, con un occhio attento e vigile alla disabilità, all’inclusione sociale e, non dimenticando che siamo tra le città con l’età media più alta d’Italia, alla terza età. Per il perseguimento di tali obiettivi occorre lavorare energicamente e senza indugio al fine di cogliere e sfruttare le numerose opportunità che arriveranno dal Recovery Fund – termina Cirillo -. Questi sono solo alcuni dei temi che cercherò di trattare e sviscerare nel corso della mia campagna elettorale. Vinceremo e faremo di Grosseto una città moderna, solidale e dinamica, non menziono temi scontati come la sicurezza e le manutenzioni, perché’ rientrano nella normale amministrazione della Grosseto che immagino; non sono questioni da strumentalizzare per una campagna elettorale, ma sono servizi e attività basilari ed essenziali che dovrebbero essere garantite da ogni amministratore: non è asfaltando le strade che si regala un futuro ai nostri figli“.
“La mia Grosseto deve essere più vicina ai bisogni delle persone, più attrattiva, più verde”, sottolinea Luigi Petroncari.
“Sono nato e cresciuto a Grosseto, adesso ho 30 anni e dopo varie esperienze lavorative e di studio, voglio mettermi a disposizione per ascoltare e dare voce alla città – dichiara Alessandro Landi -. Ho sempre pensato che le competenze siano fondamentali, soprattutto in un mondo così complesso e interconnesso. Per questo ho deciso di candidarmi come consigliere comunale solo dopo un lungo processo di acquisizione di conoscenze politiche, giuridiche ed economiche. Il mio slogan sarà composto da tre parole che caratterizzano la mia visione della politica: Uguaglianza, coraggio e immaginazione. Stiamo vivendo in un momento storico molto importante, dove siamo chiamati a compiere scelte impegnative per tutti. Ovunque vediamo i danni causati dalla nostra società, ed ora dobbiamo agire per dare un futuro migliore ai nostri giovani. Per questo, se sarò eletto, il mio mandato si focalizzerà su tre tematiche fondamentali: quella ambientale, quella culturale e quella sociale. Coinvolgerle tutte insieme non sarà difficile in quanto, come ci insegna l’Agenda 2030 dell’Onu, sono tematiche interconnesse”.
“Porterò in Consiglio, dopo una serie di colloqui con esperti e studiosi, una serie di proposte per rendere Grosseto più incline e preparata verso le prossime sfide, come quella della transizione ecologica e della sostenibilità ambientale – sottolinea Landi -. Bisognerà mettere al centro una diversa visione della città del futuro, nella quale tutte le attività siano dirette al rispetto e alla conservazione dell’ambiente, nostro vanto e attrazione principale. Importante sarà creare un nuovo canale di connessione tra la cittadinanza e le istituzioni, in modo da rendere più inclusivo il processo decisionale. Altro punto fondante sarà quello di rendere la città più attiva a livello culturale, attraverso attività, congressi e dibattiti, mettendo in risalto il nostro patrimonio culturale. La buona politica per me è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro. In questa ottica il saper affrontare i problemi sociali è imprescindibile. La questione della sicurezza, ad esempio, non deve essere più trattata a mero scopo elettorale, ma con una concezione diversa del vivere la città. Grazie ad una visione innovativa degli spostamenti interni, si possono far rinascere i quartieri cittadini, le attività locali e incentivare la mobilita sostenibile”.
“Di idee ne ho molte, tutte sono attuabili e possono rendere questa fase storica meno dura per tutta la cittadinanza, condividendo i valori di uguaglianza, coraggio e immaginazione. Per conoscere le mie idee e condividere altre riflessioni chiedo ai cittadini di contattarmi attraverso i social quali Facebook, Instagram – termina Landi -. Grazie a tutti per il sostegno“.