“La nostra proposta è chiara: è arrivato il momento di mettere mano finalmente alla realizzazione del porto canale di Marina di Grosseto, una infrastruttura per la piccola nautica che darebbe una svolta per l’economia e lo sviluppo turistico di Marina”.
Lo afferma Davide Bartolini, della segreteria provinciale Pd con delega al turismo e segretario del circolo di Marina di Grosseto, che rilancia l’idea di realizzare questo progetto.
“L’ultimo intervento urbanistico per il porto è stato fatto non da questa amministrazione, ma da quella precedente, mediante una rivisitazione di alcune dotazioni pubbliche e di funzioni inserite nel regolamento urbanistico. Un intervento che definiva in parte il perimetro portuale nella parte ad est del canale di San Rocco – prosegue Bartolini – e creava le basi per la realizzazione di un porto canale dedicato alla piccola nautica. Questo lavoro è stato però completamente ignorato dall’attuale Giunta comunale di centrodestra. E questo malgrado che i dati del 2020 abbiano visto un incremento notevole di imbarcazioni di piccola nautica, in particolare a Castiglione della Pescaia, ma su tutta la costa, con una crescita legata alla maggiore sicurezza nei distanziamenti rispetto alle spiagge, e anche i numeri del 2021 seguono questo trend. Dovrà essere presente uno scivolo di alaggio pubblico, ad oggi assente in tutto il porto, per agevolare le operazioni di posa in acqua e di rimessa a terra delle imbarcazioni in autonomia e a prezzi contenuti“.
“Quindi è urgente se non prioritario, riuscire a realizzare questo progetto sul canale di Marina, dove il Comune ne deve essere garante e dare la possibilità, attraverso assegnazioni in forma di bando, a chi ha una piccola barca di poter fruire delle bellezze del nostro mare. Se vogliamo sviluppare un turismo balneare, ma anche culturale e naturalistico tra Marina, Parco della Maremma e Grosseto – sottolinea Bartolini –, è evidente che bisogna investire risorse per far si che questo connubio decolli nei prossimi anni. Risorse che possono venire soprattutto dalla tassazione delle seconde case nelle località marine e reinvestite sul territorio per il decoro urbano e per realizzare le infrastrutture necessarie. Oltre a queste entrate c’è poi la tassa di soggiorno e i ricavi dei parcheggi”.
“Se riusciremo poi a coinvolgere anche il mondo imprenditoriale legato a questo settore, tra 10 anni Marina di Grosseto potrà diventare una tra le località più attrattive d’Italia, non solo nel periodo estivo – conclude l’esponente del Partito Democratico -, ma anche nella destagionalizzazione turistica e in grado di offrire servizi di qualità ad un turismo sempre più esigente”.