“L”Operazione verità’ lanciata dal Pd non può che partire dalle Mura medicee, il più grande bluff di questa amministrazione“.
A dichiararlo, in un comunicato, è Cristian Marchini, segretario dei Giovani Democratici di Grosseto.
“La precedente amministrazione ha realizzato le piste ciclabili predisponendo l’illuminazione poi installata: il tutto inaugurato a suon di selfie e filmati da questa giunta – continua la nota -. L’attuale consiliatura era iniziata con la creazione dell’istituzione che doveva occuparsi delle Mura, renderle vivibili, ristrutturarle e catalizzare investimenti. Il tutto iniziò con una roboante cena che pareva davvero l’inizio di qualcosa: ad oggi ci chiediamo se almeno hanno sparecchiato. Lo slogan era ‘Riprendiamoci le mura’, che invece sono state riprese solo da qualche bancarella di street food nel 2018. Poi il nulla, sono spariti anche i butteri che hanno fatto qualche comparsata in passato“.
“Avevano promesso tanto, secondo il programma dei sogni di Vivarelli Colonna le troniere dovevano essere affidate a gestori per valorizzare l’enogastronomia, la Cavallerizza avrebbe dovuto ospitare spettacoli e rassegne culturali, il Cassero eventi artistici di valore – prosegue il comunicato –. Non abbiamo visto nulla, solo promesse scritte su un programma che pochi hanno letto: le Mura con questa amministrazione non sono diventate il principale monumento cittadino, il fiore all’occhiello che poche città possono vantare, sono diventate solo un muro che separa la città dal deserto del centro storico. Però ci sono i costi: 200 mila euro nel bilancio dell’Istituzione per le spese del personale del solito ente inutile, che è servito solo a creare poltrone per soddisfare la visibilità di chi si è speso nella loro campagna elettorale. 30mila euro è invece l’importo che l’Istituzione voleva spendere in manutenzione: 30mila euro che non si sono visti dando alla città uno spettacolo di bruttezza e degrado del nostro principale monumento.”
“Non ci resta che sperare (mai il nome fu più azzeccato) nell’Eden, che dopo anni di imbarazzo è stato affidato a privati. Intanto le mura sono la grande incompiuta di questa Giunta ed un’occasione mancata per la città: nessun progetto strutturale di sistemazione, ma solo un monumento che continua a fare da appoggio a sconnessi parcheggi a pagamento e non. Potrebbe essere il modo per far conoscere Grosseto in un ambito vasto, per sottolineare la sua identità nella contemporaneità, ma sono solo un simbolo del degrado – termina la nota -. La nostra città merita di più“.