La consigliera Guendalina Amati, con una mozione appena presentata, chiede l’impegno del Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata grossetana e di tutto il Consiglio nel produrre un atto da inviare al presidente della Regione Toscana, al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Ambiente, con il quale l’Unione stessa si dichiara contraria alla costruzione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi a Campagnatico, in provincia di Grosseto, e a Trequanda, in provincia di Siena.
“La scelta – dichiara Guendalina Amati, consigliere dell’Unione Comuni Amiata grossetana e coordinatore del circolo Fratelli d’Italia Amiata – di collocare un deposito di rifiuti radioattivi nei nostri territori, che tra l’altro hanno prettamente una vocazione turistica ed agricola, appare scellerata a livello economico e produttivo e non si concilia in alcun modo con la tutela ambientale del territorio intrapresa. Costruire nuovi siti in territori come quello di Campagnatico, che è vicinissimo all’alveo del fiume Ombrone, o quello di Pienza, che è un sito Unesco e patrimonio dell’umanità insieme alla Val d’Orcia, rasenta davvero un’assurdità. Invece, essendoci già sul nostro territorio nazionale alcuni siti adibiti allo stoccaggio di questo materiale, risulterebbe più opportuno l’utilizzo degli stessi, casomai adeguandoli alle ultime normative in materia“.