“Amministrare un ente pubblico è cosa ben diversa che gestire un podere”, “…una risposta scritta in italiano volgare“, “…sproloqui figli di un vittimismo immotivato ed esasperato”.
Queste sono solamente alcune frasi che il capogruppo di minoranza Giulio Detti ha rivolto, in un post pubblico su Facebook, all’assessore del Comune di Manciano Valeria Bruni.
“Siamo rammaricati – spiega all’unisono tutto il gruppo di maggioranza del Comune di Manciano – che all’interno di un dibattito politico ci siano ricorrentemente offese velate o meno, dirette a un’amministratrice, a un’imprenditrice, a una donna, a una madre, quale è l’assessore Valeria Bruni. Giulio Detti attacca il nostro operato e questo fa parte del suo ruolo, ma dare in pasto alla gente la figura di un’amministratrice pubblica, alludendo che la stessa provenga dalla terra, dal settore agricolo e dell’allevamento e che quindi non sarebbe in grado di gestire il settore turistico, sociale e dei lavori pubblici, che la Bruni rappresenta, lo troviamo un gesto vile, di poco gusto, che cela un’odiosa violenza verbale, che invece a noi non appartiene e non apparterrà mai. Frasi che, oltre a offendere l’assessore in persona, tirano in ballo tutto il comparto, fondamentale per il nostro territorio.
A differenza di Detti, crediamo che l’assessore Valeria Bruni sia una grande donna e madre, lavoratrice seria e onesta e non permetteremo mai, mai a nessuno, di associare l’estrazione sociale di una persona e le proprie origini al livello culturale e al ruolo che viene rappresentato all’interno di una comunità. E su questo punto ci piace pensare che solamente grazie alla provenienza sociale e culturale di ognuno di noi, alle diversità con cui affrontiamo la vita privata e pubblica, siamo in grado di dare un vero contributo a tutta la comunità. Questi continui attacchi, con la sola intenzione di screditare l’operato di chi oggi sta dimostrando grande sensibilità e impegno al fine di risolvere gli innumerevoli problemi sanitari, economici e sociali, causati da questo drammatico momento pandemico, non sono consoni e degni di un amministratore. Il rispetto e la dignità nei confronti di ciascuno di noi, rappresentanti della maggioranza e minoranza, debbono andare al di là di ogni appartenenza politica, tralasciando i personalismi e le questioni che non hanno nulla a che fare con i problemi reali dei nostri cittadini. Ognuno di noi dovrebbe sempre ricordarsi da dove proviene e magari rammentare anche la parola umiltà”.