“La vera differenza non è tra destra e sinistra, che sono parole vuote se non si riempiono di contenuti, ma è tra cambiamento e conservazione e con Andrea Benini il cambiamento non può avvenire. Per questo stiamo con Massimo Di Giacinto”.
Alberto Aloisi, ex assessore della giunta Benini nello scorso mandato ed assessore designato di Massimo Di Giacinto, dopo giorni di attacchi nei sui confronti spiega il perché di una decisione che ha scatenato le ire del Pd.
“Non è una questione di poltrone – spiega Aloisi – perché, se così fosse stato, avrei accettato l’invito ricevuto a candidarmi con il Pd. La vera differenza è che Andrea Benini non vuole il cambiamento e per questo ci siamo lasciati con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza della scorsa consiliatura”.
Aloisi elenca alcuni motivi del divorzio. “Perché – domanda – Benini non ha parlato in campagna elettorale del suo progetto di acquisto del fondo della Farmacia comunale di via Litoranea per 420mila euro, un prezzo fuori mercato per il quale a suo non d’accordo?” C’è poi la questione parcheggi.
“Anche su questo Benini tace – afferma Aloisi –, ma nel cassetto ha il progetto per dare ad un privato la gestione dei parcheggi per 25 anni, con un aumento del ticket, delle ore a pagamento e una diminuzione degli spazi liberi per i residenti”.
C’è poi il tema della Cittadella del Carnevale. “Da due anni era pronto il progetto che avevo seguito io da assessore a costo zero per il Comune grazie agli uffici che hanno collaborato con me, che in quel momento aveva rigidi vincoli di spesa – afferma Aloisi –, Benini invece preferisce la realizzazione di un nuovo supermercato con l’impegno che la catena interessata costruisca la Cittadella del Carnevale. Si rende conto Benini che un nuovo supermercato andrà a danneggiare i negozi di vicinato del centro cittadino e mette a rischio i posti di lavoro degli altri supermercati che sono vicinissimi all’area interessata?”
C’è poi la questione delle ex Colonia marina. “Benini sa bene – afferma Aloisi – che recuperare la ex Colonia marina costerebbe alle casse comunali sei milioni di euro e alcune centinaia di migliaia all’anno per mantenerla. Ancora peggio, però, è che è stato bocciato un progetto cui avevo lavorato per realizzare un parco avventura nella pineta retrostante la struttura e che avrebbe iniziato a valorizzare l’area”.
Motivi concreti e non certo poltrone sono quelle che hanno spinto Aloisi e In Movimento per Follonica a scegliere Di Giacinto. “La smettano di portare avanti una tesi che non regge – conclude Aloisi -. Noi vogliamo il cambiamento, mentre con Benini si avrà solo la conservazione”.
La replica di Andrea Benini
Con un video pubblicato sui propri canali social, Andrea Benini, candidato sindaco di Follonica per il centrosinistra replica alle accuse mosse oggi, sempre tramite un video, da Alberto Aloisi, assessore della precedente giunta Benini e adesso assessore designato dell’ipotetica giunta Di Giacinto e che fanno seguito anche alle accuse del candidato sindaco di centrodestra, arrivate durante un confronto pubblico.
“Alberto Aloisi – dichiara Benini – è stato assessore della mia precedente giunta, fino agli ultimi mesi di legislatura, senza mai aver eccepito nulla rispetto alle questioni che ha adesso posto. Chi conosce come funziona la politica a Follonica sa benissimo come sono andate le cose: se io avessi accettato di dare una qualche garanzia rispetto alle poltrone non si sarebbe dovuto e potuto parlare di nessun argomento. Non si sarebbe dovuto parlare di Cittadella del Carnevale, di Farmacie comunali, di project financing. Il Psi sarebbe stato disponibile a sacrificare il suo consigliere, ma anche il suo assessore uscente, come sanno benissimo anche le persone che hanno partecipato agli ultimi incontri di coalizione all’inizio del 2019. Potrei confutare uno per uno i punti che Aloisi ha citato, penso per esempio alla Farmacia comunale, in cui abbiamo fatto un percorso di trasparenza, facendo una manifestazione di interesse aperta a tutti e individuando il valore dell’immobile attraverso gli organismi dello Stato; sulla Cittadella del Carnevale mi fa piacere scoprire che è stato Aloisi che ha sfornato, gratuitamente peraltro, il progetto esecutivo: io avrei detto, invece, al contrario che è stata l’amministrazione a produrre un progetto definitivo-esecutivo ben fatto e ben realizzato. Chiaramente se arriva una proposta che potrebbe permettere ai cittadini di risparmiare, nell’interesse pubblico, vanno valutati i costi e benefici, ma chiaramente sarebbe stato folle e, appunto, contro l’interesse pubblico, stralciare a prescindere una proposta di un soggetto privato che permetterebbe di risparmiare tanti soldi e avere comunque la Cittadella del Carnevale realizzata in tempi certi.
Anche perché, se non è questo lo strumento, bisogna spiegare ai cittadini qual è lo strumento alternativo: uno strumento che farebbe spendere, legittimamente, tanti soldi ai cittadini ma non permetterebbe certo di spenderli altrove. Dobbiamo essere onesti e dire fino in fondo che se non va bene il project financing ci sarebbe un’altra strada alternativa, ma dobbiamo spiegare quanto costa quella strada. Infine, il project parcheggi, credo che non stia più in piedi, perché un privato fa una proposta con un piano economico e finanziario che vale in un certo momento, quindi non credo che sia più valido. Penso che non sia più fattibile quindi e comunque ci saremmo sempre confrontati con la città perché uno strumento che ha un impatto così importante in termini di benefici e costi va valutato con i cittadini.
Faccio un appello al senso di responsabilità e al fatto di poter vivere queste ultime ore che ci dividono dal voto con la capacità propositiva di guardare negli occhi le persone, provando ad infondere fiducia, desiderio, speranza, per provare a rinascere davvero come città e come comunità. Dall’altra parte vedo tanto rancore, persino, e mi dispiace. Il nostro modo di fare politica è un altro e vogliamo continuare con quel modo, accanto ai cittadini”.