Home GrossetoPolitica Grosseto Verso le Regionali, Quaglierini: “Stop all’abuso di tirocini e contratti atipici per sfruttare lavoratori”

Verso le Regionali, Quaglierini: “Stop all’abuso di tirocini e contratti atipici per sfruttare lavoratori”

di Redazione
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“Questa campagna elettorale mi ha portato in mezzo alle persone e mi ha dato l’occasione di apprendere nuove conoscenze“.

A dichiararlo è Gianluca Quaglierini, candidato al consiglio regionale per Toscana a Sinistra

“Il mio tour elettorale infatti si è svolto dove c’è la vita, dove le persone vivono le proprie problematiche: nei mercati settimanali, nelle strade, nei luoghi di lavoro. Del resto, anche la mia storia politica e la mia militanza, anche sindacale, mi hanno sempre visto fare questo – spiega Quaglierini -. Durante i miei numerosi appuntamenti ho avuto il piacere di incontrare anche il segretario provinciale della Cgil di Grosseto Claudio Renzetti ed ho avuto l’opportunità di conoscere più a fondo le dinamiche delle imprese della nostra provincia, ma anche le numerose criticità che incontrano i lavoratori. Ho voluto incontrare chi rappresenta le istanze dei lavoratori e si batte affinché i loro diritti siano rispettati. Anche io, sul posto di lavoro, ho subito sulla mia pelle il ricatto occupazionale e ho perso, non accettando il ricatto, il posto di lavoro. Ma non rimpiango niente, perché la dignità umana vale molto di più“.

“La nostra provincia vede, per la sua natura territoriale, un aumento dell’occupazione nel periodo estivo (la vocazione turistica del nostro territorio, come sappiamo, è una delle principali risorse), ma anche nel periodo immediatamente antecedente e successivo, anche grazie all’agricoltura – continua il candidato -. Purtroppo, in molti casi, l’utilizzo improprio di tirocini ha il solo obiettivo di reperire personale a basso costo, sostitutivo di addetti assunti con contratto tipico. Questo modello danneggia sia i giovani sia le molte imprese serie che agiscono nel rispetto della legge e dell’etica e che vanno tutelate in quanto subiscono una concorrenza sleale sul costo del lavoro. E’ poi socialmente ingiusto vedere contratti che si rinnovano di sei mesi in sei mesi senza mai arrivare al tempo indeterminato: una situazione indegna dove si passa dal tirocinio all’apprendistato per poi tornare indietro come nel gioco dell’oca. A farne le spese tutti i giovani (ma non solo) che si avvicendano nel ruolo di cassieri, commessi, addetti agli scaffali, lavapiatti, giardinieri, addetti ai parcheggi, camerieri e quant’altro. Che senso ha reiterare tirocini semestrali, se non per abbassare in maniera sleale il costo del lavoro?“.

“La Regione Toscana può e deve creare uno strumento per sanzionare queste pratiche scorrette di vero e proprio dumping sociale – termina Quaglierini. Chi si comporta correttamente va tutelato, chi se ne approfitta deve essere sanzionato“.

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