Si avvicina la tornata elettorale delle regionali e Fare Grosseto analizza la situazione toscana, in merito al cambio di passo ormai divenuto necessario.
«Sostenere le famiglie con figli attraverso una politica economica che sviluppi produttività è senza dubbio il primo passaggio. Solo attraverso la sicurezza sul lavoro si potrà incrementare il tasso di natalità, facendo ripartire in modo concreto anche l’economia e la produttività», precisano da Fare Grosseto.
Il tema delle famiglie, in ogni caso, resta centrale anche dal punto di vista dei servizi: «I residenti della Toscana, negli ultimi anni, sono stati considerati solo dei numeri da gestite per ottimizzare al meglio il risparmio dei costi per i servizi. Si è persa quell’attenzione alla persona, scegliendo una gestione che taglia gli investimenti e quindi qualsiasi forma di produttività. Non possiamo più assistere al taglio di sanità, scuole, servizi».
Forte e chiaro poi, il richiamo alla centralità dei territori: «Troppe volte abbiamo assistito alla marginalizzazione dei territori periferici, lasciati senza investimenti e senza prospettive. Occorre un’inversione di rotta, senza la quale molti dei comuni dell’entroterra collasseranno. Preoccupa l’assenza di politiche di investimento per evitare lo spopolamento, visto che la politica governativa degli ultimi anni si è concentrata solo su macro-temi o macro-infrastrutture».
Una visione, quella di Fare Grosseto, che riporta all’estrema attualità delle infrastrutture, completamente dimenticate nella zona sud della regione: «Della messa in sicurezza dell’Aurelia se ne parla da tempo, ma tutto rimane sempre fermo, forse perché gli amministratori regionali sono troppo occupati su macro-argomenti a loro volta rimasti irrisolti, come l’aeroporto di Firenze. Ci sono città come Siena che sono collegate da un ramo ferroviario non elettrificato a un solo binario, sia su Firenze che su Grosseto».
Infine, anche il tema dell’immigrazione, molto dibattuto in politica, soprattutto a fini propagandistici: «Dobbiamo dire sì all’accoglienza di chi scappa dalle guerre, siamo esseri umani. Al tempo stesso però, occorre garantire l’integrazione di tutti gli immigrati regolari e il giusto rispetto al quale un essere umano ha diritto. In sintesi, a chi ha diritto dobbiamo aprire le porte e poi non dimenticarsi di loro abbandonandoli al loro destino», concludono da Fare Grosseto.