“Sappiamo che gli ultimi mesi sono stati duri e che hanno messo a dura prova tutta la socialità della nostra provincia e di tutta l’Italia: amicizie interrotte, scuola finita prematuramente, redditi persi, visite mediche posticipate, socialità azzerata. Ma oggi dobbiamo ripartire e uno dei più significativi strumenti di socialità dal nostro territorio è rappresentato dalle sagre“.
A dichiararlo, in un comunicato, è la federazione di Grosseto di Rifondazione Comunista.
“C’è molto dibatto ed è anche presente un fronte contrario allo svolgimento delle sagre: al contrario, la nostra idea è che le sagre debbano essere consentite – continua la nota –. Vediamo che la Lega provinciale, con il segretario Andrea Ulmi, se ne lava le mani e decide di non decidere demandando ai singoli sindaci (a Magliano, ad esempio, il sindaco leghista ha detto ‘Sì’, mentre a Scarlino la sindaca leghista ha detto ‘No’). Per noi invece è una questione molto importante sulla quale vogliamo impegnarci. La domanda che tutta la società deve porsi è: si può mangiare insieme solo dove si fa reddito (nei ristoranti, nelle pizzerie o nei bar)? Oppure, è possibile anche mangiare insieme in modo sociale? Cioè in sagre e feste di associazioni sportive, religiose, politiche e culturali. Secondo noi le due forme dovrebbero coesistere, ovviamente rispettando le attuali stringenti norme di sicurezza. Quelle contano, non altro. Un ristorante non è in regola? Viene sanzionato. Una sagra non è in regola? Viene sanzionata“.
“La ricchezza di un territorio, pertanto, risiede nella capacità di dare risposte ai diversi bisogni dei residenti e dei turisti. Inoltre, non dimentichiamo che molte società sportive, alcuni sindacati, le realtà patronali e altre associazioni culturali, sociali e politiche trovano nelle sagre le risorse economiche che consentono loro di svolgere attività per tutto l’anno – termina Rifondazione Comunista -. Per questo auspichiamo che in tutta la provincia i vari comuni trovino un accordo tra tutte le parti, consentendo lo svolgimento delle sagre popolari. A livello regionale, inoltre, chiederemo che il nostro candidato alla presidenza, Tommaso Fattori, di Toscana a Sinistra, si faccia portavoce in consiglio dei bisogni di tutte queste realtà locali”.