“Chiudere il centro prelievi del Misericordia per aprirne un altro meno efficiente, e soprattutto non all’altezza dei servizi da offrire ai cittadini e pazienti, è sicuramente frutto della solita improvvisazione e mancanza di programmazione tipica di quella sinistra, con il Pd in testa, che gestisce da padre padrone da decenni la sanità pubblica nella nostra regione”.
A dichiararlo è Fabrizio Rossi, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, che interviene sul tema della sanità pubblica e sulla scelta da parte della Asl Sud Est di chiudere il centro prelievi al Misericordia di Grosseto.
“Chiudere il centro prelievi dell’ospedale maremmano – dichiara Fabrizio Rossi – significa non conoscere l’importanza che riveste questo servizio per la salute e la prevenzione dei cittadini, e il perché una struttura di questo tipo deve avere una sua collocazione naturale in una struttura ospedaliera. E’ importante sapere, – che alcuni esami specifici di laboratorio, come ad esempio l’Hiv o per valutare particolari patologie ematiche, al fine di avere un’affidabilità sul risultato, possono avere questa certezza se solamente effettuati in un centro prelievi ospedaliero certificato che abbia nello stesso plesso, o nelle immediate vicinanze, un diretto contatto con il laboratorio di analisi di riferimento”.
“Pensare oggi, post pandemia Covid-19 – conclude Fabrizio Rossi –, di esternalizzare gli esami di laboratorio fuori dal Misericordia, conferma ancora una volta la cieca e bieca volontà di una sanità regionale, gestista da Pd e compagni, che pensa solamente a smantellare i servizi a danno dei cittadini toscani. Fratelli d’Italia, come sempre vicina ai bisogni di cittadini, è pronta a ergere barricate affinché la sanità toscana non venga smantellata e venduta”.