“Osannati prima come degli eroi, poi mestamente rimandati a casa perché non servono più. Questo è il trattamento che sembrerebbe aver riservato dalla dirigenza della Asl Toscana Sud Est ai tanti infermieri, tecnici, Oss e personale sanitario interinale, assunto in tutta fretta a marzo per combattere in prima linea contro la pandemia e adesso, a emergenza sanitaria Covid passata, sembrerebbe che non tutti verranno confermati”.
A dichiararlo è Fabrizio Rossi, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia.
“Apprendiamo, da quanto riportato anche sulla stampa locale – prosegue Fabrizio Rossi –, questa incomprensibile operazione che dovrebbe mettere in atto la Asl. Forse non si ricorda quanto sono stati preziosi coloro che sono intervenuti durante l’emergenza e quanto sono stati importanti i presidi periferici? Operazione denunciata anche da alcune sigle sindacali del comparto sanitario, preoccupate per la ricaduta non solo in termini occupazionali, ma soprattutto in termini di offerta della qualità della cura rivolta alle persone e ai cittadini”.
“Se così fosse confermata questa scelta – commenta Rossi –, sarebbe l’ennesima riprova di come viene maltrattata la sanità toscana e la salute dei maremmani. Un’azienda come la Asl sud-est, con oltre diecimila addetti, che ancora una volta, con la regia della Regione Toscana, si prende gioco dei cittadini e dei dipendenti, senza fare come al solito una programmazione seria dei servizi, dopo tutto quanto è successo. Una sanità regionale che è talmente sconclusionata, che un giorno propone una cosa, la conferma degli internali, mentre il giorno successivo fa invece l’esatto opposto, tagliando gli stessi con corpose riduzioni di organico. Quest’ultimi prima definiti eroi e adesso non più utili al servizio”.
“Noi di Fratelli d’Italia – conclude Fabrizio Rossi – resteremo dei lavoratori del comparto sanitario, per una vera riforma della sanità toscana”.