Home GrossetoPolitica Grosseto Chiusura scuole, Italia Viva: “Dimezzare rette marzo per asili nido e scuole dell’infanzia”

Chiusura scuole, Italia Viva: “Dimezzare rette marzo per asili nido e scuole dell’infanzia”

di Redazione
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E’ necessario che ogni istituzione faccia la propria parte per venire incontro alle esigenze delle famiglie“.

A dichiararlo, in un comunicato, è Italia Viva Grosseto.

“Per questo è opportuno e giusto che il Comune di Grosseto e tutti i Comuni della provincia prendano in considerazione la riduzione proporzionale della retta mensile di marzo per le famiglie che hanno figli alla scuola dell’infanzia o negli asili nido comunali – continua la nota -.  Oltre allo straordinario lavoro che stanno svolgendo i professionisti della sanità e tutti coloro che sono impegnati nella gestione dell’emergenza, va detto che senza il contributo delle singole famiglie non sarebbe possibile gestire questa difficilissima fase. La riduzione della quota si può applicare in maniera automatica e valere sulla retta effettivamente versata in base ai parametri previsti nelle scuole comunali, senza ulteriori passaggi burocratici a carico dei genitori”.

“E’ chiaro che la riduzione proporzionale della retta di un mese comporta un peso importante per un bilancio comunale, ma è uno sforzo necessario per mandare un segnale di attenzione – sottolinea Italia Viva -. Il Governo metta in campo misure straordinarie di compensazione alle famiglie e di supporto ai Comuni che dovessero prendere decisioni come queste. A tal proposito, a livello nazionale Italia Viva ha avanzato alcune proposte, tra cui l’ipotesi di estendere l’importo del ‘bonus asili’ e di introdurre da subito l’assegno unico per le famiglie“.

“Le famiglie devono essere aiutate dalle istituzioni. La giusta scelta di chiusura delle scuole per contenere la diffusione del virus non può gravare due volte sulla vita e sui bilanci famigliari. La cura dei bambini, infatti, in questi 10 giorni di emergenza, provoca cambiamenti di abitudini e difficoltà per chi lavora, maggiori costi per chi ha dovuto, ad esempio, pagare una baby sitter, o per chi ha dovuto prendere giorni di ferie dal lavoro e stravolgere i piani e la programmazione familiare – termina la nota -. La retta scolastica pagata senza usufruire del servizio è un aggravio che è giusto evitare. Comuni maremmani e amiatini, battete un colpo“.

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