Fare Grosseto torna sul tema dell’istruzione nel nostro territorio e delle possibilità future che gli studenti devono avere a disposizione.
Troppo poco, infatti, è stato fatto finora per agevolare questo tipo di percorso e per fare in modo che le eccellenze del nostro territorio siano legate alla Maremma anche sotto il punto di vista dell’impiego, rappresentando un valore aggiunto. Per incentivare questo tipo di percorso, occorre partite da più lontano.
Secondo Fare Grosseto, ad esempio, occorre una scuola aperta al territorio: «L’amministrazione comunale e le aziende devono agevolare questo processo – dicono – perché è importante approfittare della ricchezza del nostro territorio. In tal senso, una didattica che parla del territorio può essere un chiave di lettura molto produttiva».
Come in ogni progetto legato alla scuola che si rispetti, per Fare Grosseto è fondamentale mettere lo studente al centro di tutto il processo: «Visite in città, ai monumenti, ai musei, ai parchi e al mare – spiegano –: partiamo da qui. Andando così alla scoperta della storia, dell’arte e della natura del nostro territorio potremmo fornire agli studenti gli strumenti necessari per la conoscenza della nostra terra. È impensabile, infatti, che i nostri giovani possano un domani promuovere il territorio, senza prima conoscerlo in modo approfondito».
Si tratta, secondo Fare Grosseto, di un primo passaggio fondamentale per lo sviluppo economico e turistico della Maremma, con l’intento di creare nuove figure professionali e nuovi posti di lavoro soprattutto per i più giovani.
Per Fare Grosseto, la politica locale dovrebbe sostenere e promuovere il progetto ‘Scuole aperte al territorio’ con la realizzazione di una rete per favorire il rapporto tra le scuole, i musei, il parco e le aziende e garantendo la gratuità dei bus per gli spostamenti e l’ingresso ai musei e alle aziende.