Giovedì 16 gennaio, alle 17.30, al circolo TaT di Barbanella, in Via Ansedonia 70, a Grosseto, si svolgerà l’incontro pubblico “Comprendere il Mes e le ragioni per opporsi“, organizzato da Potere al Popolo di Grosseto.
“Prima del gennaio di guerra che va definendosi giorno dopo giorno, in Italia il dibattito politico, se così lo si può chiamare, era principalmente incentrato sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità – si legge in un comunicato di Potere al Popolo -. In parlamento la Lega si è opposta con toni molto alti, facendo passare la loro posizione, o quantomeno provandoci, come quella a difesa del popolo italiano, scagliandosi contro le banche europee, senza ovviamente spiegare che le trattative preliminari per la definizione del Mes sono state portate avanti proprio da loro durante il Governo giallo-verde. Si è parlato di alto tradimento del presidente Conte e di cessione di sovranità, proprio da quelli che oggi appoggiano il criminale internazionale Trump nel suo attentato terroristico contro l’Iran“.
“La vicenda del Mes, quella della guerra, così come la questione Tav, sono segni tangibili di uno scontro reale che si fa sempre più evidente – continua il comunicato -. Da una parte Pd, Lega e partiti assimilabili, inquadrabili come coalizione del Pil; un manipolo di industriali, banchieri e mafiosi, i quali sembrano darsi battaglia, in un apparente scontro politico, tentando di mascherare la loro completa convergenza ideologica sul progetto neoliberista. Dall’altra parte ci siamo noi: gli uomini e le donne in piazza per la liberazione di Nicoletta Dosio e di tutti i compagni e le compagne No-Tav (manifestazione NoTav ‘Con Nicoletta per liberare tutti e tutte’); per la cessione immediata del conflitto in Medio Oriente, il ritiro delle truppe italiane all’estero e l’uscita dalla Nato (presidio contro la guerra di fronte alla base Usa di Camp Darby); per l’uguaglianza sociale (marcia per l’uguaglianza sociale), negata sempre di più dai trattati internazionali che definiscono l’Unione Europea, di cui il Mes rappresenta solo l’ultimo esempio. Ringraziamo il collettivo di economisti ‘Coniare rivolta’ per la loro partecipazione all’iniziativa“.