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Cascate del Mulino, l’opposizione: “Il sindaco deve prendere una decisione sulla privatizzazione”

di Redazione
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Nelle ultime settimane, seguendo una strategia di comunicazione orchestrata per far digerire alla massa la privatizzazione dell’area, abbiamo assistito al reiterarsi di articoli apparsi sulla stampa locale e nazionale, che da una parte descrivono le cascate del Mulino di Saturnia come una discarica di rifiuti frequentata da una giungla umana composta da spacciatori e da persone dalle attitudini sessuali non convenzionali, dall’altra lanciano un progetto di riqualificazione dell’area, fornendo dovizia di particolari sui tempi e sulle modalità di gestione, come se fosse già tutto deciso e pronto per essere realizzato“.

A dichiararlo, in un comunicato, è Tradizione e Futuro, gruppo di opposizione nel Consiglio comunale di Manciano.

“Siamo esterrefatti da come questa comunicazione arrivi come cosa certa e fatta, legittimata dal silenzio del Sindaco, che continua a nascondersi dietro l’affermazione scontata, in quanto è una legge statale, secondo cui l’acqua è pubblica, di fatto delegando a terzi il vero tema della questione che ruota attorno alla regolamentazione ed alla gestione dell’area – continua la nota –. Non dovremmo essere noi a richiamare ad un senso di maggiore realismo e prudenza nel fare certe affermazioni, dato che è chi guida il Comune che a questo punto dovrebbe pubblicamente spiegare ai cittadini che su quell’area ci sono alcune regole da rispettare e che solo il cambiamento di tali regole, operato in primis dall’amministrazione comunale con delle varianti urbanistiche da approvare in Consiglio, può permettere la realizzazione di progetti su uno dei siti naturalistici più belli d’Italia”.

“E per correttezza ed onestà intellettuale, sempre il sindaco Morini dovrebbe affermare che i legittimi proprietari delle cascate del Mulino siamo noi cittadini e che ogni progettualità di riqualificazione e regolamentazione dell’area non può avvenire se non in accordo e con l’autorizzazione dell’ente pubblico. Ci sarebbe piaciuto sentire queste frasi, dette con forza e chiarezza per tutelare gli interessi della collettività – spiega l’opposizione -. Data l’assenza del sindaco, poniamo al vicesindaco Luca Pallini nella sua veste di assessore all’urbanistica, una domanda: la maggioranza guidata dal sindaco Morini ha o non ha intenzione di fare una variante puntuale al piano strutturale e consentire a Terme di Saturnia di realizzare il suo progetto di deviazione del torrente Gorello e di guadagnare sugli ingressi?“.

“Ci sentiamo di dire a tutta la cittadinanza che si è rivolta a noi in questi giorni, che nulla è deciso, come si vorrebbe fare credere, sul futuro delle cascate del Mulino, che ci sono delle regole che il pubblico ha il dovere di far rispettare, che la proprietà è pubblica e che fino ad aprile 2020 lo è anche quella del terreno sovrastante – termina l’opposizione -. E’ oltre un anno che chiediamo l’inizio di un dialogo serio nell’individuare delle soluzioni condivise sulla regolamentazione e gestione del sito turistico più importante della Maremma, ci auguriamo che questo percorso inizi dal prossimo Consiglio comunale, che si terrà entro fine mese e al quale invitiamo la cittadinanza a partecipare“.

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