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Cascate del mulino, il Partito democratico: “Il sindaco favorisce la privatizzazione”

di Redazione
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Il sindaco Morini, in un’intervista sul Corriere Fiorentino conferma la sua indisponibilità a continuare a lavorare per una gestione pubblica dell’area, avallando di fatto una privatizzazione delle cascate del Mulino. Dove è stato il sindaco fino ad oggi? Perché non ci dice nulla sul futuro delle cascate del Mulino? E perché ha tenuto nascosta la notizia della disdetta, avvenuta il 3 settembre, da parte della proprietà delle Terme di Saturnia della convenzione con l’amministrazione comunale? Sono queste le domande, semplici e doverose, che si stanno ponendo i cittadini“.

A dichiararlo è la segretaria del Partito democratico di Manciano, Hannah Lesch.

“Le domande si accavallano e si fanno più preoccupate dopo l’uscita sui media del progetto per l’area del Gorello, che metterebbe una pietra tombale sulla gestione pubblica delle cascatelle, immagine del territorio più ricercata sui social e meta consolidata a livello internazionale di un turismo che cerca luoghi naturalistici ancora intatti – spiega Hannah Lesch -. Le assicurazioni della proprietà delle Terme di voler mantenere l’uso pubblico delle cascatelle, ma contingentato con orari precisi per evitare il sovraffollamento e il cosiddetto ‘degrado’, non bastano ai cittadini come garanzia del mantenimento dell’integrità del sito, che ne fanno uno dei luoghi più affascinanti del paesaggio italiano“.

“Il sindaco Morini ha praticamente delegato a Caputi il compito di comunicare ai cittadini una svolta epocale che avrà conseguenze importanti per tutto il territorio, per l’economia e per la tutela del paesaggio – continua il Partito democratico di Manciano -. È questo è inammissibile, tanto più che i tempi sembrano essere brevi, visto che proprio Saturnia è stata scelta come sede della convention internazionale Buy Tuscany che si terrà a marzo».

“Gli occhi di tutti i mancianesi ora sono puntati su quel fatidico 22 aprile 2020, quando scadrà la convenzione e le Terme si riprenderanno il terreno delle cascatelle. Sosteniamo con forza la necessità di valorizzare tramite una regolamentazione l’area delle cascate del Mulino, soprattutto per le generazioni future – continua Hannah Lesch -. Dovrà essere l’orgoglio e il simbolo di tutta la collettività mancianese, e l’amministrazione comunale ha il dovere di prendersi carico del sito con un progetto chiaro, in sinergia con le proprietà delle aree circostanti, per riqualificare e rilanciare lo sviluppo turistico di tutta la Maremma portando il Comune di Manciano dove deve stare, all’avanguardia del settore turistico. È incomprensibile come il sindaco Morini possa continuare a giocare a nascondino senza mettere a conoscenza la popolazione su quali siano le sue intenzioni per il futuro di questo bene unico al mondo, e non può assolutamente aggrapparsi alle mancanze del passato per giustificare che la sua amministrazione possa concedere una riqualificazione del tutto privata dell’area“.

“Il Partito democratico di Manciano si batterà in tutte le sedi per portare in alto il nome delle cascate del Mulino come il simbolo del territorio e sarà a fianco di tutti i cittadini, gli imprenditori e le forze sociali che sottolineano con forza l’esigenza di elaborare una soluzione alternativa per gestire e regolamentare l’area. Nel consiglio comunale straordinario di fine novembre, il sindaco dovrà dire chiaramente ai suoi cittadini cosa succederà a partire dall’aprile 2020, quando scadrà il comodato d’uso – sottolinea Hannah Lesch -. Qualsiasi progetto di regolamentazione dovrà essere approvato dall’amministrazione comunale e, non essendo stato approvato alcun atto in Comune, i giochi ancora non sono fatti. Noi crediamo che per un principio etico e di trasparenza sia necessario che il sindaco Morini faccia chiarezza sulla sua visione del futuro dell’area e si faccia carico delle istanze della popolazione che è chiamato a rappresentare. Non può essere il mega parcheggio per auto e autobus a deturpare la vallata delle Terme di Saturnia, l’unico intervento annunciato da parte del pubblico, sul quale persino la Soprintendenza ha chiesto chiarimenti”.

Le Cascate del Mulino sono un bene di tutta la collettività mancianese – conclude Hannah Lesch – e meritano un progetto di ampio respiro, di riqualificazione e di valorizzazione, nel quale soltanto l’ente pubblico può essere il garante per le generazioni future“.

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