Togliere il crocifisso nelle scuole è un provvedimento che lascia interdetti, perché parlare di questo aspetto nasconde una profonda verità: fregarsene della scuola.
Fare Grosseto torna su un argomento di attualità e ne approfitta per un focus sul mondo della scuola: «Dispiace che nessuno intervenga sulla vicenda per mettere a tacere un tipo di provvedimento errato e che cela la volontà di distogliere l’attenzione su altre problematiche – dicono dall’associazione -. Un cattolico il crocifisso lo porta nel cuore e nessuno può toglierglielo. Occorre invece constatare che nulla viene fatto per migliorare il sistema scolastico. Nella scuola i docenti svolgono un ruolo didattico ed educativo fondamentale per la formazione dei giovani. Proprio per questo dovrebbero essere pagati in modo adeguato».
Sulla figura dell’insegnante Fare Grosseto ha le idee chiare: «Il docente non deve più essere un impiegato, ma un professionista del sapere, con competenze e conoscenze specifiche. Il Governo deve lavorare per gli studenti che rappresentano il futuro del nostro Paese, assicurando sicurezza nelle strutture scolastiche, formazione di laboratori attrezzati e docenti preparati con un’alternanza scuola-lavoro efficace e funzionale».
Fare Grosseto inoltre, ribadisce il ruolo centrale dei dirigenti scolastici: «Devono avere la possibilità di avere in mano strumenti in grado di garantire una scuola di qualità – terminano dall’associazione -. Infine, deve essere chiamato all’insegnamento solo chi ha i requisiti, la passione e la preparazione, cercando di dare un’opportunità di continuità didattica a tutti quei docenti che si sono dimostrati bravi supplenti».