“Le affermazioni del consigliere Luca Aldi sono fuori luogo e ne avrebbe dovuto prendere atto anziché giustificarsi”.
Il segretario provinciale della Lega, Andrea Ulmi, non ha dubbi sul post pubblicato dal consigliere comunale di Orbetello e consigliere provinciale che, riprendendo un’affermazione di Saviano, si era detto favorevole a legalizzare la cocaina.
“L’affermazione di Aldi – afferma Ulmi – è grave perché più che riprendere una provocazione non riflette sui danni che la legalizzazione di una droga di questo genere creerebbe all’interno della società”.
Ulmi, sulle affermazioni del consigliere, vuole precisare quella che è la posizione del suo partito anche in Maremma. “Dopo 14 mesi di tregua siamo certi che la sinistra, oggi minoritaria ma paradossalmente al Governo, tornerà a proporre molte delle sue battaglie – sostiene il segretario -, una di queste sarà quella sulla legalizzazione delle droghe. Ciò è intollerabile ed inaccettabile. Non si combatte così la malavita. Ogni droga è pericolosa e lo è anche l’abuso di alcol. La cocaina, poi, anche per il suo costo elevato, è quella che viene assunta soprattutto dai ceti abbienti della società, dunque non può neppure essere utilizzata come una scusa per chi, per debolezza, esclusione, disperazione usa le sostanze stupefacenti come un’uscita o un rifugio rispetto ad una situazione di disagio. Per questo noi diremo sempre di no e condanneremo ogni tentativo o, anche semplice frase, che vada in questo senso”.
Qui giunge anche la condanna finale di Ulmi alle frasi di Aldi. “Al consigliere Aldi – sostiene il segretario – ricordo soltanto che certe affermazioni sono da irresponsabili. L’illegalità si combatte con atti duri, dichiarandole guerra, mettendo in campo azioni repressive da affiancare a quelle preventive. Eppure Aldi che è un avvocato lo dovrebbe sapere. Non voglio chiedere dimissioni o quant’altro, quelle le dovrebbe chiedere il Pd, il suo partito che, invece, è rimasto in silenzio sulla vicenda. Non so se sia imbarazzo o la conferma del proverbio secondo cui ‘chi tace acconsente’ e questo sarebbe sicuramente grave”.
Anche il referente della Lega di Orbetello e presidente del consiglio comunale Michele Pianelli critica il collega. “Dovrebbe pensare al ruolo che ricopre – afferma Pianelli – e ad una società in cui la droga causa danni enormi. Credo che il consigliere Aldi dovrebbe utilizzare i social con prudenza pensando che oltre che un cittadino è anche un consigliere comunale. Poco importa se ha raccolto la provocazione di un emblema della sinistra radical chic come Roberto Saviano che, negli ultimi tempi, più che ai problemi della società ha pensato soprattutto a combattere ogni politica di legalità di Matteo Salvini. Rendere legale ciò che è illegale, forse, per questa sinistra è la soluzione contro i mali dell’Italia. Dal tono del suo post mi pare di capire che questa sia anche la posizione di Aldi”.
La replica di Luca Aldi
“Un mio post che citava la posizione assunta da Saviano sulla legalizzazione delle droghe ha generato molto dibattito sui social e sui quotidiani e perfino la presa di posizione di alcune forze politiche, che giudico solo strumentali – spiega Aldi -. Vorrei, quindi, precisare che si è trattato, semplicemente, di una riflessione personale esternata sulla mia pagina Facebook, senza alcun nesso con la mia carica di consigliere comunale e neppure con la mia appartenenza al Pd“.
“Peraltro, la riflessione non era posta in termini di certezze assolute ed, ovviamente, era rivolta al tema della lotta alle mafie, che prosperano con il traffico degli stupefacenti e ne alimentano il consumo – termina Aldi –, tema che è all’attenzione di molti Stati e di molti studiosi in tutto il mondo“.