“Cosa sta facendo il sindaco di Scansano per il disservizio che ha creato disagi a numerose frazioni del Comune che da Ferragosto fanno i conti con i rubinetti a secco?”.
Lo domanda il referente della Lega sul territorio Paolo Pazzagli dopo un incontro con la popolazione.
“All’origine del disservizio – afferma Pazzagli –, secondo quanto spiegato da Acquedotto del Fiora, che applica tra l’altro una delle tariffe più alte d’Italia, ci sarebbero vari guasti che si sono verificati in modo continuativo alle condotte, lasciando cosi a secco intere frazioni senza un piano alternativo di erogazione. Proprio nei giorni scorsi lo stesso Acquedotto ha annunciato, dopo l’allungamento della concessione fino al 2026, di aver stanziato oltre 250milioni di euro da investire in nuove strutture”.
Da qui la domanda di Pazzagli al sindaco Marchi. “Di fronte alle difficoltà ed ai disagi che si sono creati ai cittadini, alle attività ed agli allevatori nel periodo più caldo dell’anno – domanda il referente della Lega -, chiediamo se il sindaco fosse a conoscenza di quello che sta succedendo realmente nelle frazioni del suo territorio, in quanto non riteniamo ammissibile che un servizio primario e indispensabile come l’erogazione dell’acqua venga a mancare per oltre dieci giorni continuativi. Soprattutto ci domandiamo se, di fronte a queste problematiche, il primo cittadino si sia attivato con l’Acquedotto per poter accelerare gli interventi di ripristino e per capire se tra i 250 milioni di nuovi investimenti ci siano anche quelli che riguardano il territorio comunale”.
C’è poi un’ultima domanda che Pazzagli rivolge a Marchi. “Ci domandiamo – chiede – perché di fronte alle proteste dei cittadini, il sindaco non sia mai stato presente e non abbia mai partecipato alle assemblee di Ait, l’Autorità idrica toscana, dove sono invita tutti i sindaci o i loro delegati, nelle quali per votazione si sceglie il gestore, quindi il futuro dei servizi erogati sul proprio territorio”.