“Sosterremo il ricorso al Tar per il riconteggio dei voti di Follonica e lo faremo nell’interesse e nel rispetto dei cittadini, ma anche della trasparenza”.
Lo sostiene la Lega con il segretario provinciale Andrea Ulmi.
“Di fronte ad un risultato così incerto – afferma Ulmi –, in cui una o due schede possono fare la differenza, pensiamo che sia doveroso chiedere un controllo. Questo perché un errore nel conteggio o burocratico-amministrativo nella compilazione del verbale è umano, soprattutto al termine di uno spoglio complesso, e questo potrebbe aver fatto la differenza. Noi vogliamo accertarlo nel rispetto della legalità e degli elettori”.
Ulmi non concorda con la posizione di Fratelli d’Italia, che ha annunciato di non sottoscrivere il ricorso, a differenza di quanto ha fatto invece il candidato sindaco Massimo Di Giacinto.
“Non condividiamo la posizione di Fratelli d’Italia – spiega Ulmi – perché non crediamo che il riconteggio sia un modo per allontanare l’analisi del voto, ma per dare una risposta sicura ai cittadini. Ci sorprende soprattutto che questa contrarietà venga da un alleato che si è impegnato insieme a tutti noi per cercare la vittoria e che sa bene che il ballottaggio è, di fatto, una nuova partita che riparte da zero ed in cui in più di un’occasione i risultati sono stati ribaltati. Crediamo che Fratelli d’Italia dovrebbe essere fino in fondo parte di questa sfida di cui, comunque, godrebbe dei benefici nei casi in cui l’esito del tribunale amministrativo dovesse darci ragione”.
Insomma Ulmi è convinto che il ricorso, oltre che a fare chiarezza e dare risposte certe ai cittadini, possa regalare sorprese.
“Ricordo, e lo rammento anche ai nostri alleati, l’esempio di Livorno cinque anni fa – afferma Ulmi –, con il Movimento Cinque Stelle che si presentò con meno del 25 per cento dei consensi e che seppe vincere sul centrosinistra. Ma ricordo ancora il caso più clamoroso del 2013 quando il centrosinistra a Messina si fermò al 49,93 per cento al primo turno mancando la vittoria per una cinquantina di voti in una città di oltre 230mila abitanti, per perdere il ballottaggio contro lo sfidante che partiva dal 24 per cento e che seppe andare oltre il 52 per cento al secondo turno. Sintomo che se i giudici dovessero riconoscere le nostre ragioni Follonica potrebbe essere la Messina del centrodestra e regalarci una grande sorpresa”.