Home Grosseto Casalone, il Pd: “L’assessore Rossi ha sbagliato i conti sulla variante”

Casalone, il Pd: “L’assessore Rossi ha sbagliato i conti sulla variante”

di Redazione
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Verrebbe da dire che i conti sono in rosso o meglio Rossi“.

A dichiararlo, in un comunicato, è Giuseppe Conti, segretario del circolo del Partito democratico di Gorarella.

“Proprio così, perchè i conti non tornano nelle dichiarazioni dell’assessore Rossi in merito ai presunti benefici per la collettività grossetana, grazie alla immissione nel mercato immobiliare cittadino già saturo e tutt’altro che in salute, di 200 unità abitative al Casalone – continua Conti -. Dati pubblici alla mano, dei tre milioni di euro che l’assessore Rossi afferma che entreranno nelle casse comunali, in realtà soltanto poco più di un milione di euro saranno effettivamente introitati. Una parte, circa 300.000 euro di urbanizzazione primaria, serviranno per realizzare le opere necessarie alla lottizzazione privata e quindi impiegati in quella specifica area. Una parte, circa 900.000 euro di urbanizzazione secondaria, saranno utilizzati per l’adeguamento del sottopasso e dunque ancora una volta concentrati in prossimità del nuovo quartiere“.

“Considerando gli sgravi previsti per l’edilizia sostenibile, al Comune rimarrà dunque solamente la quota ‘fiscale’ degli oneri concessori: il contributo sul costo di costruzione ed il contributo di sostenibilità, per un totale di circa 1.100.000 euro – spiega Conti -. Quello che l’assessore all’urbanistica non dice, però, è che al Comune, a fronte di questo intervento, verranno ceduti quasi 7 ettari di aree verdi, oltre strade, fogne e illuminazione pubblica, i cui costi per la manutenzione saranno completamente a carico della pubblica amministrazione.  Costi che eroderanno in poco tempo la somma introitata, mentre graveranno per il resto della loro vita sui bilanci comunali. Viste le condizioni in cui versano le tante aree verdi della città, i grossetani dovranno quindi aspettarsi un ulteriore peggioramento delle condizioni dei loro parchi pubblici, considerato che il Comune si ritroverà con meno risorse economiche e più aree da dover gestire“.

“Lo stesso dicasi per i tanti problemi legati al sistema fognario di alcune zone della città, che rimarranno irrisolti, e continueremo ad assistere agli allagamenti in occasione di piogge intense – sottolinea Conti –. Nessuna operazione per fare cassa quindi, ma una seria ipoteca per il futuro delle strutture ed infrastrutture della nostra città, che non vedranno alcun beneficio da tutta questa operazione immobiliare. Operazione sicuramente vantaggiosa per il proprietario delle aree che, senza alcun investimento, vedrà passare il valore di queste da 161.000,00 euro ante variante urbanistica, a quasi 9 milioni di euro di plusvalenza in caso di approvazione. Se dunque il privato guadagna 9 volte più dell’amministrazione, dov’è l’interesse pubblico della variante?”.

La proposta

“Invece di costruire in aree periferiche in assoluta controtendenza rispetto ai principi di una urbanistica moderna adottata ormai da anni dalle maggiori capitali europee e non solo, perchè non dare priorità al recupero delle aree degradate poste all’interno della città, ubicate in un territorio già urbanizzato – domanda Conti? Questo consentirebbe di impiegare tutte le risorse introitate nel miglioramento delle infrastrutture esistenti, rendendo così un servizio pubblico a tutta la collettività e non solo ai privati che propongono gli interventi e al contempo procedere a riqualificare l’immagine stessa della città consolidata, magari con architetture di pregio. Se l’obbiettivo deve essere migliorare la città, perchè non iniziare laddove la città necessita da anni di interventi? Vogliamo essere critici rispetto alla realizzazione delle periferie degli anni ’70-’80 che hanno creato quartieri dormitori? Benissimo, sono d’accordo ma, allora, perchè ripetere gli stessi errori?“.

“Non credo sia sufficiente per affrancarsi dagli errori di una urbanistica del passato, affermare di realizzare ‘unità abitative con criteri moderni’, non è così che si progetta lo sviluppo sostenibile di una città – termina Conti -. Assessore Rossi dimostri di avere una visione moderna dell’urbanistica, che mette al centro il cittadino e la risoluzione dei problemi urbani reali, che ad ampliare la città e consumare suolo prezioso c’è sempre tempo. In una casa se piove dal tetto, non penso come prima cosa ad ampliarla, rifaccio l’impermeabilizzazione“.

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