“L’onorevole Lolini è stato molto distratto nel recente passato, non si è mai curato della costruzione delle politiche del distretto rurale, né prima, né dopo la sua elezione. Se avrà modo di leggere le carte preparate a suo tempo dal ministero guidato da Maurizio Martina, troverà che il bando relativo al contratto di distretto prevedeva un cofinanziamento regionale. E la Regione Toscana, infatti, con la costituzione del comitato promotore prima e successivamente con la firma del protocollo d’intesa avvenuta proprio a Grosseto ad aprile 2018, ha manifestato il proprio sostegno al progetto e, per voce del presidente Rossi, annunciato l’impegno di 15milioni di euro di risorse regionali per potenziare in modo sostanzioso questo intervento. Sono stati coinvolti soggetti di un territorio vasto che, oltre alla provincia di Grosseto, comprende aree della province di Siena e Arezzo e della Val di Cornia: Comuni, imprese disposte ad investire e associazioni rappresentative del tessuto economico più interessato. Un insieme di soggetti che ha creduto fermamente e da subito al progetto del Distretto anche come esperienza pilota da promuovere in quanto esempio di rete per lo sviluppo di un’area ampia e omogenea per vocazioni. Ci tenevamo ad arrivare preparati alla presentazione e infatti tutti hanno rispettato regole e tempi e la domanda è stata presentata quasi in contemporanea all’apertura della finestra ministeriale“.
Così Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Regione Toscana, replica alla nota dell’onorevole Lolini in merito al distretto rurale della Toscana del sud.
“Oggi – prosegue Marras –, la Regione Toscana, quell’impegno lo ha rispettato e ad aprile saranno pubblicati i bandi per le imprese. Le risorse regionali saranno così le uniche a garantire l’investimento del distretto anziché essere in aggiunta a quelle ministeriali perché il nuovo corso al ministero, quello del ‘Governo del cambiamento’, non ci dà niente. Le illazioni di Lolini sono completamente prive di fondamento, al punto che non solo il progetto toscano è ancora, almeno sul piano formale, tra i partecipanti, ma i progetti risultano ancora in fase di valutazione da parte del Ministero e, quindi, potenzialmente finanziabili (a meno che, ovviamente, il ministro Centinaio non decida di affossare definitivamente le politiche dei distretti togliendo tutte le risorse). Ad oggi notiamo il totale disinteresse per l’argomento. Il quadro della situazione dunque mi pare molto chiaro, le chiacchiere stanno a zero. Piuttosto, dato che ha battuto un colpo, rinnovo l’invito all’Onorevole affinché ci aiuti a recuperare le risorse nazionali che, al momento, le imprese hanno perduto“.
“Ecco la sintesi del percorso che ha portato al Distretto – termina Marras -:
Con la delibera Cipe del primo maggio 2016 “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, legge n.296/2006 (Fri); assegnazione di risorse per il finanziamento agevolato dei contratti di filiera e di distretto, e con il decreto Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 3 agosto 2016 ‘Condizioni economiche e modalità di concessione dei finanziamenti agevolati per i contratti di filiera e di distretto’, il Governo ha ritenuto opportuno dare impulso e sostegno a progettualità di sviluppo negoziato.
Il 23 agosto 2017 è stato aperto il bando per le manifestazioni d’interesse delle imprese al contratto di distretto che si è chiuso il 16 ottobre 2017 con 75 domande presentate per un valore complessivo di 173 milioni di euro di investimenti in diverse filiere agroalimentari.
Il 6 novembre 2017, è stato formalmente costituito il comitato promotore del Distretto agroalimentare della Toscana del sud con il compito di ottenere dalla Regione Toscana il riconoscimento di ‘Distretto Agroalimentare della Toscana del sud’ e successivamente di proporre al Mipaaf un ‘Contratto di distretto’ per la valorizzazione del prodotto toscano attraverso la sua commercializzazione diretta, ma anche attraverso la trasformazione e commercializzazione delle produzioni agricole di base delle filiere interessate.
Il 16 gennaio 2018 riconoscimento ufficiale del Distretto di cui fanno parte 38 soggetti sottoscrittori con capofila la Camera di commercio della Maremma e del Tirreno. in particolare, del distretto fanno parte: 14 Comuni grossetani, 17 della provincia di Siena, 2 aretini, uno livornese, 3 Unioni dei Comuni dell’area grossetana e la Provincia di Grosseto.
29 gennaio 2018, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha dato il via al cosiddetto “Click day”, ovvero l’apertura delle candidature per i finanziamenti del quarto bando destinato ai contratti di filiera e di distretto, che saranno valutate secondo l’ordine cronologico di ricevimento della Pec al server del Ministero. La domanda presentata dalla Camera di Commercio, che ha coordinato sia l’invio sia la costruzione del progetto, risulta inviata via pec alle ore 10:03 e consegnata alle 10:08. Progetto che prevede investimenti da parte di 17 imprese per un ammontare complessivo di investimenti attivati pari ad oltre 35 milioni di euro, che sarebbero coperti in parte dai finanziamenti ministeriali.
Il 4 aprile 2018 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, in qualità di capofila del distretto rurale della Toscana sud. L’accordo è importante perché, oltre a formalizzare un rapporto già avviato fin dall’inizio del percorso per la presentazione del contratto di distretto al Ministero delle politiche agricole, avvenuta a gennaio, apre ad ulteriori forma di collaborazione e, soprattutto, di cofinanziamento da parte della Regione con un impegno economico di 15 milioni di euro“.