“Nessun proclama elettorale sulla pelle dei lavoratori di Scarlino Energia“.
A dichiararlo è il sindaco di Follonica, Andrea Benini.
“Come ho detto più volte e scritto anche nella nota stampa a cui si riferisce l’azienda, i miasmi al Cassarello sono dovuti a una serie di concause, tra cui, innegabilmente l’attività dell’area industriale – spiega Benini -. Forse occorre ripercorrere gli eventi accaduti negli ultimi anni, a partire dalla relazione di Arpat sulle maleodoranze nella zona di Cassarello del 2015. In estrema sintesi, Arpat sostiene che le emissioni odorigene che interessano Follonica hanno origine diversa, ed è possibile ricondurre gli odori a 3 principali sorgenti: l’area industriale; il sistema fognario; i fossi che ricevono reflui domestici“.
“Per quanto riguarda l’area industriale, la Tioxide, anche a seguito di questo rapporto, ha risolto il problema con un importate investimento di circa 6,8 milioni di euro che sono serviti a ridurre i livelli emissivi di sostanze, come idrogeno solforato e biossido di zolfo che causano, come lo definisce Arpat, odore ‘putrido simile a uovo marcio’. Per ciò che riguarda Scarlino Energia oggi il problema non si pone in quanto l’impianto è stato chiuso – sottolinea il sindaco –. Per quanto riguarda il sistema fognario il Comune, come è noto, ha avuto una serie di interventi. Questo per ribadire che le azione messe in campo non risalgono a questi ultimi mesi di legislatura, ma riguardano un intera legislatura“.
“Infine, Scarlino Energia non è un mio chiodo fisso; al contrario sembra che l’azienda abbia una sorta di ossessione compulsiva per la mia attività amministrativa. Piuttosto la questione su cui presto grande attenzione è quella del futuro delle persone dalle specifiche professionalità che hanno perso adesso il lavoro, così come la salute dei cittadini che vivono nel nostro territorio – termina Benini -. Scarlino Energia, quindi, invece di fare incursioni scomposte nella diatriba elettorale, qualche giorno fa citando Fausto Leali e oggi questa, farebbe bene a concentrarsi sulla sua attività, se ce la fa, e sugli esiti delle sentenze. Punto“.