“Sono l’avvocato difensore di Aurelio Bondanini e Luciano Petrucci, quest’ultimo attuale sindaco di Semproniano. Scrivo per alcune precisazioni in ordine al processo che vede imputati i miei due assistiti per il reato di diffamazione e per il quale è prevista udienza per il prossimo 12 febbraio davanti al Tribunale di Grosseto, in cui si è costituita parte civile l’ex sindaco, la professoressa Miranda Brugi“.
A dichiararlo, in un comunicato, è l’avvocato Riccardo Lottini.
“Il processo ha ad oggetto una frase che è stata riportata su un volantino, distribuito alla popolazione, pubblicato su un giornale on line, nel quale si affermava che i lavori per la manutenzione di alcune strade di Semproniano erano stati assegnati con affidamento diretto frazionando l’importo oggetto del finanziamento – spiega l’avvocato Lottini -. Le informazioni in possesso dei miei due assistiti erano sbagliate. In realtà i lavori sono stati affidati ad un’azienda che aveva partecipato ad una procedura negoziata nel pieno rispetto del codice degli appalti. Petrucci e Bondanini ci tengono a precisare che hanno agito in buona fede, fuorviati da alcune circostanze che li hanno indotti in errore e che hanno in loro creato la convinzione della bontà di ciò che stavano dicendo, convinzione rafforzata anche dalla mancata pubblicazione sul sito del Comune degli atti relativi alla gara, come invece imposto dalla legge“.
“Ciò che i miei due assistiti però vogliono sottolineare è che nell’assegnazione della gara il sindaco non ha alcun ruolo, in quanto in virtù del T.U. Enti locali (v. art. 107) è il dirigente dell’ufficio urbanistico a cui compete la responsabilità delle procedure di appalto e di concorso – continua la nota -. Colui che doveva ritenersi offeso, per quanto riguarda le scelte di affidamento dei lavori, era dunque il responsabile dell’ufficio tecnico che invece non ha presentato querela. All’epoca, infatti, Bondanini e Petrucci chiesero un incontro con il medesimo per ribadire la stima e la fiducia per il proprio operato già espressa in una precedente nota a lui indirizzata. Stima e fiducia replicata dall’attuale sindaco che lo ha confermato nell’incarico“.
“Ribadiamo, dunque, che l’allora sindaco Miranda Brugi, quindi, non doveva sentirsi chiamata in causa dalle affermazioni dei consiglieri di minoranza – termina l’avvocato Lottini -, che, lo si evidenzia ancora, si fondavano comunque su presupposti errati“.