“Dopo il dibattito avvenuto attraverso la stampa, abbiamo appreso della variazione dei comprensivi scolastici riguardanti anche le scuole di Braccagni”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono i commissari della Terza commissione: Catuscia Scoccati (Pd), Marilena Del Santo (Lista Mascagni Sindaco), Daniela Lembo (Movimento 5 Stelle), Francesca Pepi (Maremma Migliore), Gino Tornusciuolo (gruppo misto).
“Pur comprendendo che il tema resta di competenza provinciale, vorremmo essere informati della procedura applicata per giungere a tale decisione ed il coinvolgimento dell’amministrazione comunale in questa scelta – continua la nota -. La richiesta di riunire la terza Commissione, su questo argomento ed un altro attinente al sociale, è stata inviata dai commissari in data 15 gennaio 2019. Ne è seguita convocazione in data 23 gennaio per il giorno 31 gennaio 2019. In data odierna arriva la revoca di riunione a data da definire. Nei giorni che sono intercorsi tra la nostra richiesta e la convocazione è arrivata la notifica dei decreti di Giunta. Tra questi era presente la Delibera n. 7 del 16 gennaio 2019“.
“Ancora una volta si sfugge al confronto. Ancora una volta si sfugge alla condivisione di un argomento, come quello della scuola, che coinvolge famiglie, studenti, genitori, docenti e territorio – prosegue il comunicato -. Ancora una volta si sfugge ai consiglieri che solo attraverso la stampa sono venuti a sapere di un nuovo dimensionamento scolastico per il nostro comune. Ma il presidente del Consiglio Pacella chiamerà il prefetto stavolta? Ricordiamo ancora le sue parole scritte e dette nel 2012: ‘Le commissioni sono un ruolo di garanzia dove si affrontano certi argomenti …chiameremo il prefetto se il dimensionamento scolastico non avrà il confronto in commissione ed in Consiglio’“.
“Ora che farà ,visto che dopo la richiesta è stata pure rimandata a data da destinarsi? Ha cambiato idea? Oggi confronto, condivisione non servono più – termina la nota –? La verità è un’altra: la scuola ed il dimensionamento scolastico è un argomento insidioso dove per il sindaco e l’assessore è preferibile evitare dibattiti e confronti“.