“A maggio Luigi Bellumori che cosa farà? Deciderà di scegliere ancora un civico ben radicato sul territorio o tornerà all’ovile, e dunque nel Pd, magari con un nuovo incarico?”.
L’annuncio del sindaco di Capalbio, che voterà per le liste civiche alle prossime elezioni provinciali, suscita alcune domande nel segretario della Lega Andrea Ulmi.
“Ho letto le dichiarazioni del sindaco di Capalbio – sostiene Ulmi – e posso anche comprendere, non volendo guardare però in casa di altri, il suo sfogo che, però, a poche settimane dalla scadenza del suo mandato, mi lascia perplesso”.
Ulmi fa una riflessione sulla situazione di Capalbio. “Mi sembra difficile – sostiene Ulmi – che l’istrionico Bellumori possa smarcarsi così apertamente dal Pd, che non è solo una sigla politica, ma un insieme di elettori che sotto quelle insegne lo hanno sostenuto. Noi siamo convinti che gli ultimi cinque anni, anche a Capalbio, abbiano spinto molti ex sostenitori democratici a non farlo più e confidiamo che loro sì, molto più di Bellumori, possano puntare su un candidato civico, non solo perché proviene dalla società civile, ma anche perché vive il tessuto sociale di Capalbio contribuendo con il suo lavoro alla crescita locale. Una figura che, una volta ufficializzata, noi della Lega siamo pronti a sostenere in maniera convinta insieme a tutto il centrodestra”.
La riflessione di Andrea Ulmi sulla scelta di Bellumori diventa comunque più ampia. “La scelta del sindaco – si domanda ancora il segretario della Lega– è dunque dettata dalla necessità di ricollocarsi, oppure è una sua convinzione dopo anni di militanza, anche con ruoli di primo piano, nel Pd? La risposta arriverà presto, visto che il 26 maggio, l’ormai quasi ex sindaco di Capalbio prenderà posizione. Tra una continuità targata Pd, in cui lui dice oggi di non riconoscersi, ed una civicità che punta sul territorio che cosa sceglierà?”.
Una domanda cui Ulmi dà anche una risposta. “Purtroppo – sostiene il segretario – sono convinto che, nonostante questa uscita, Bellumori tornerà nelle file democratiche, magari dopo aver strappato qualche promessa per il suo futuro politico”.