“Un fatto di inaudita violenza, quello che è accaduto alla donna grossetana aggredita stamani mentre si recava a lavoro, e adesso anche Grosseto si sveglia nel quadro nazionale di emergenza che in più occasioni abbiamo denunciato”.
Questo è quanto denuncia in una nota il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comune di Grosseto, insieme ai suoi assessori.
“Esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza – continua il comunicato a firma degli assessori Fabrizio Rossi e Simona Petrucci e dai consiglieri comunali Andrea Guidoni e Bruno Ceccherini – alla vittima di questa inaudita violenza. E’ un atto gravissimo, quello che si è consumato alle 7.00 della mattina in una zona periferica della città“.
“Qualsiasi cittadino – continuano gli esponenti di Fratelli d’Italia – ha il diritto di circolare liberamente e soprattutto in sicurezza per le vie della nostra città. Questo tipo di violenza non può essere accettata e non fa parte della nostra cultura”.
“Fratelli d’Italia farà di tutto e vigilerà affinché la nostra Grosseto sia una città sicura e tranquilla, considerato che si moltiplicano episodi legati all’immigrazione incontrollata in tutta Italia. Ma anche questa volta dobbiamo registrare che si presume essere gli autori coloro che sono ospiti nel nostro Paese, ma che non si comportano come tali, rispettando la nostra cultura e rispettando le nostre leggi. Servono normative più severe in tema di immigrazione ed espulsioni certe; all’uopo il vero nodo non risolto, neppure da questo Governo al momento, sono le norme per espulsioni immediate anche in caso di semplice presenza in Italia senza documenti o domicilio quanto meno accertato: figuriamoci se hanno commesso reati seppur depenalizzati, in materia di sostanze stupefacenti o più gravi – termina la nota -. Coloro che si trovano illegalmente nel nostro Paese, al primo reato, devono essere accompagnati nel loro Paese di origine, altrimenti non basterà il blocco dei porti: sarà necessario il blocco navale per frenare incisivamente gli arrivi e la permanenza sul nostro suolo di immigrati clandestini“.