“Sulla sicurezza della città dal sindaco soltanto tanta retorica: o non conosce la situazione della città o mente sapendo di mentire“.
A dichiararlo è Daniele Pizzichi, consigliere comunale del gruppo misto di Follonica.
“Il sindaco Andrea Benini ci regala un lungo comunicato con una serie di azioni messe in campo dalla sua amministrazione per cercare di giustificare il fallimento della sua azione amministrativa in tema di sicurezza – spiega Pizzichi –, accusa di cercare consenso chi rivolge a lui delle critiche a riguardo, quando invece se c’è qualcuno in campagna elettorale già da qualche mese è proprio lui”.
“Partiamo dal commissariato – continua il consigliere comunale –: c’è molta ipocrisia nella richiesta del sindaco riguardo al commissariato in città. Una richiesta non nuova poiché un paio di anni fa la medesima richiesta era stata avanzata dalle forze di opposizione tramite un’apposita mozione e in quella seduta consiliare il sindaco Benini non espresse parere favorevole . Fortunatamente però a pochi mesi dalle elezioni ha cambiato idea a riguardo“.
“Tre nuove caserme: molto bene, ma perché parla di potenziamento – si chiede Pizzichi –? Il sindaco ha una visione prospettica e futuristica circa l’aumento delle risorse umane che andranno a comporre l’organico della Guardia di Finanza, ma ad oggi i componenti sono sempre gli stessi, cioè un numero esiguo. Parla di una presenza potenziata di carabinieri sul territorio sapendo benissimo che non è affatto cosi, siamo tutti ben consapevoli che con la vecchia tenenza dei carabinieri Follonica poteva contare mediamente su più pattuglie, mentre adesso con la nuova compagnia abbiamo soltanto una pattuglia a turnazione“.
“Ma che cosa sta dicendo il sindaco? In passato ci sono stati anche consiglieri della sua maggioranza che hanno parlato della carenza di agenti sul territorio dopo l’inaugurazione della nuova caserma (https://www.grossetonotizie.com/interrogazione-ettore-chirici-gente-di-follonica-su-carabinieri/) – continua Pizzichi -. La Guardia costiera svolge un servizio essenziale nel nostro comune, il corpo si occupa della salvaguardia della vita umana in mare, della navigazione e del trasporto marittimo e della tutela dell’ambiente marino, ma nei loro compiti non rientra la sicurezza delle strade della città o la lotta alla criminalità. Inoltre, non è assolutamente vero che con la nuova caserma della Guardia costiera è stata potenziata la presenza sul territorio, come invece lui afferma, poiché 4 unità vi erano in passato e sempre 4 unità operano oggi nell’ufficio locale marittimo di Follonica“.
“Polizia municipale: il sindaco parla della valutazione di una unione della Polizia municipale con i Comuni di Scarlino e Gavorrano con l’obbiettivo di migliorare i servizi per i cittadini ottimizzando le risorse a disposizione. Ma si rende conto di cosa sta dicendo? Gli organici degli altri paesi contano neanche 10 componenti con due auto di servizio per entrambi i Comandi – sottolinea Pizzichi -. In che modo potrà migliorare il servizio del Comune di Follonica già sottodimensionato? Gli unici a beneficiare saranno gli altri Comuni in termini di risorse umane e mezzi. Il progetto non è tra le priorità, afferma, io mi auguro che non venga assolutamente preso nemmeno in considerazione. Inoltre, nel suo articolo mette sullo stesso piano di valutazione le gestioni associate per i servizi socio educativi con la Polizia municipale, evidenziando una superficiale conoscenza delle competenze riconosciute alla Polizia municipale. Le cose essenziali che avrebbe dovuto fare per migliorare il servizio della Polizia municipale non sono state fatte. Avrebbe dovuto garantire due ufficiali con funzioni di collegamento tra il comandante e il coordinamento del controllo degli agenti. Avrebbe dovuto implementare l’esigua pianta organica del comando di Polizia municipale. Ad oggi invece si determina non un incremento, ma una riduzione della pianta organica in quanto nell’ultimo mese due agenti hanno lasciato il Comando“.
“Ribadisce l’incremento della videosorveglianza, misura necessaria, ma sicuramente non sufficiente ad arginare la microcriminalità se non ci sono uomini sul territorio, la videosorveglianza è si una valida tecnologia al servizio delle forze di polizia, ma non garantisce da sola la tutela dell’incolumità pubblica – termina Pizzichi -. Non impedisce che un cittadino subisca un furto o uno stupro, si prenda per esempio il Palazzo comunale: nonostante ogni accesso sia videosorvegliato, ha subito nell’ultimo periodo una miriade di furti”.