“Oggi via Mazzini è il termometro del fallimento del progetto di città del sindaco Vivarelli Colonna. Una via con diversi negozi appena chiusi, il Marraccini in quelle condizioni, lo sporco. Resistono, verso piazza del Sale, poche eroiche botteghe di altrettanto eroici imprenditori“.
A dichiararlo è Leonardo Culicchi, segretario dell’Unione comunale del Pd di Grosseto.
“In questo deserto il sindaco si appresta a ‘girare’ un nuovo spot con la riapertura del piano terra della biblioteca Chelliana. Uno spot che ricorda una seduta spiritica, in cui evocare un fantasma – spiega Culicchi -. Si giocherà sulla memoria, sui ricordi, ma non si potrà parlare di qualità. Lo ha denunciato in questi giorni anche l’architetto Roberto Aureli, che stigmatizza il totale distacco dal suo progetto di biblioteca ed evidenzia come l’intervento venga realizzato senza amore e senza qualità“.
“Tuttavia, già adesso e ancor più tra qualche mese, il sindaco userà la Chelliana per ciò che rappresenta nell’immaginario dei grossetani, la riempirà di aggettivi superlativi. In vero abbiamo perso un’altra occasione: la nuova biblioteca sarà in realtà un deposito di libri con problemi di accessibilità per i disabili, mentre sui media si tenterà di venderla come la biblioteca più bella d’Italia. Sono spariti gli spazi dei bambini con il piccolo anfiteatro, così come tutte quelle aree a suo tempo concepite per farne un luogo speciale – termina Culicchi –. Perché questo sarebbe stato il regalo da fare agli studenti, a chi ama i libri, agli esercenti intorno. Invece, dopo aver negato la Città Visibile, abbandonato le Mura, e spostato altrove altre attrazioni, ora torna nel cuore della città una biblioteca in versione minimale, che nulla cambierà nella vita del centro“.