“Siamo nuovamente alle prese con la enorme e difficile problematica di eliminare dalle strade il nostro meraviglioso pino domestico per migliorare la sicurezza stradale“.
A dichiararlo, in un comunicato, sono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Grosseto.
“In questo momento si parla di viale Mascagni, essendo questo intervento predisposto questa primavera dal Piano triennale dei lavori pubblici, ma è previsto a breve il taglio dei pini anche in un tratto di viale Caravaggio, per lo stesso motivo – continua la nota -. Al momento della presentazione in Consiglio comunale del Piano triennale, il Movimento 5 Stelle per via Mascagni chiese all’assessore Megale se era stata minimamente presa in considerazione un’alternativa al taglio dei pini e Megale rispose di sì, ma che dal punto di vista economico non era possibile altra soluzione. I pini tagliati saranno sostituiti dai lecci per continuare la varietà già sostituita nel viale negli anni passati”.
“In nessuna considerazione è stato preso il nostro suggerimento di riprogettare la strada pensando per esempio ai modelli di ‘living street’ che stanno nascendo in tutto il mondo, dove il fine non è ovviamente quello di velocizzare lo scorrimento, ma di mettere in relazione le varie realtà presenti sulla via di comunicazione, rallentando la velocità: in viale Mascagni si affacciano una scuola materna, una scuola elementare, un parco cittadino e una zona residenziale – spiegano i consiglieri -. La ‘living street’ avrebbe permesso di ampliare la fascia non asfaltata liberando le radici dei pini dall’oppressione dell’asfalto e riducendo la carreggiata, portando contemporaneamente il limite a 30km/h. In simultanea, come ci fanno notare gli agronomi forestali e come ci ha dimostrato il recente crollo improvviso del pino in via Liri, questi pini andrebbero sottoposti ad un’analisi visiva Vta e quelli individuati potenzialmente a rischio sottoposti anche ad una prova di trazione di per ridurre la probabilità di lasciare nel viale pini ad alto rischio di caduta. ‘Assolutamente no, non abbiamo i soldi’: questa la sintetica risposta dell’assessore“.
“Ci dispiace ma noi non possiamo accettare questa logica, la salvaguardia del patrimonio arboreo di una città è un investimento per il futuro, i soldi vanno trovati sacrificando altri settori. E’ ovvio che tutto dipende dalle priorità che si è data questa amministrazione, dalla sua visione di città, in cui evidentemente, non viene data la giusta importanza al verde pubblico. Ci sembra quindi doveroso ricordare alla maggioranza i motivi per cui vale la pena spendere soldi pubblici per preservare questo importante patrimonio – continua il comunicato -:
- riduzione dell’effetto isola di calore, miglioramento del comfort termico e risparmio energetico;
- riduzione della impermeabilizzazione del suolo e regimazione degli afflussi e deflussi idrici;
- riduzione del particolato atmosferico e degli altri inquinanti;
- assimilazione e stoccaggio del carbonio, miglioramento della qualità dell’aria;
- riduzione inquinamento acustico;
- riduzione delle spese per riparazioni stradali;
- aumento dell’uso dei luoghi;
- benefici socio-psicologici;
- sicurezza nel traffico/piacere di guida;
- benefici economici;
questi solo gli effetti principali“.
“La sostituzione di un albero maturo con alberi giovani riduce drasticamente questi benefici e anche nel caso venissero piantati decine di alberi giovani al posto di uno maturo, l’impianto avrebbe luogo in altre sedi per cui i benefici, sempre ridotti, non sarebbero comunque riferiti a quel luogo – continua il comunicato -. Per questo motivo, a nostro avviso, va tentato di tutto prima di abbattere alberi maturi, che hanno un valore tra l’altro anche storico paesaggistico di non poco rilievo per la nostra città. Vorremmo infatti ricordare a questa amministrazione che esiste una legge nazionale (n°10/2013) che prevede all’art. 7 le ‘Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale’. Grosseto ha segnalato in Regione solo pochissimi alberi monumentali, a quanto ci risulta, lungo il parco delle Mura medicee, ma proprio per questo riteniamo che i nostri viali alberati, pur non avendo la maestosità di quelli delle nostre città storiche come Roma, Milano e Torino, possano rientrare a pieno diritto, anche solo per il loro valore identificativo del paesaggio urbano, in questa definizione. Radere al suolo, cambiando completamente il volto di questa città, tutti i pini che intralciano la viabilità, tanto comunque ‘prima o poi cadranno’ è un’operazione scellerata e distruttiva dell’immagine di un territorio, del suo indotto turistico, della sua identità e ancor di più della sua vivibilità“.
“Ci uniamo ai cittadini che manifesteranno domani in viale Mascagni, alle 10 – termina la nota –, e agli agronomi forestali grossetani che vogliono far ragionare l’amministrazione su altre possibili soluzioni più rispettose del polmone verde della città“.