“Abbiamo come la vaga impressione che, ogni qualvolta il terreno su cui cammina il centrosinistra, locale ma non solo, si rende scivoloso, o il percorso si fa affannoso, ecco che rispunta il tema dell’antifascismo“.
A dichiararlo, in un comunicato, è la lista civica Gaetano Di Curzio sindaco, gruppo di opposizione nel consiglio comunale di Gavorrano.
“E’ una specie di salvagente politico per chi in politica annaspa o non sa più nuotare, anche in conseguenza del fatto che forse il popolo non lo ascolta più come prima. L’antifascismo pare quindi usato oggi dal centrosinistra come fosse uno strumento anti-spread sulla politica delle cose, per distrarre la comunità dai reali problemi del territorio – continua la nota -. Riteniamo infatti che in questa fase delicata della politica italiana i cittadini abbiano bisogno di concretezza, cioè di iniziative e misure tangibili. Ne abbiamo noi stessi la riprova, di come i cittadini ci abbiano a gran voce chiesto impegni sulla pressione fiscale, vedi la necessità di ridurre l’imposta di soggiorno, o come i cittadini ci chiedano oggi lumi sulla questione della futura antenna/traliccio della Finoria. Quindi occorre maggiore presenza nelle preoccupazioni reali dei cittadini, così come occorre essere al loro fianco nelle problematiche di quotidianità. La popolazione gavorranese riteniamo che non abbia la necessità di essere trascinata in inutili cacce alle streghe“.
“A nostro avviso la mozione targata Pd contrasta con alcuni principi indiscutibili: la libertà di pensiero, o meglio della sua manifestazione, è un diritto assoluto riconosciuto negli ordinamenti democratici – prosegue il comunicato -. La Costituzione Italiana all’articolo 21 recita: ‘Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto ed ogni mezzo di diffusione’. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, attraverso i contenuti della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, all’articolo 19 recita: ‘Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione e non deve essere molestato per le proprie opinioni’. Di pari contenuto l’art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e gli articolo 6 e 7 della Carta di tutela di espressione nell’Unione Europea“.
“Entrando nel merito, la mozione ri-presentata dal capogruppo Querci sottolinea già l’esistenza in Italia di Leggi che vietano e condannano qualsiasi forma di ricostituzione del fascismo. Ed è Querci stesso che le elenca e le descrive nel suo documento. Ci teniamo a sottolineare il termine ‘ri-presentata’ in quanto già nel dicembre 2017 lo stesso Querci aveva presentato una mozione pressoché identica; mozione che fu all’epoca approvata con la cancellazione, su indicazioni dell’allora segretario comunale, del paragrafo nel quale si chiedeva di prevedere una apposita modulistica ove dichiararsi anti fascisti – sottolinea il comunicato -. Alla luce di tutto ciò non si capisce perché Gavorrano debba aggiungere un’altra norma, per di più inserendola nella documentazione necessaria per la concessione di suolo pubblico e/o strutture pubbliche, nella quale il cittadino deve dichiarare il proprio pensiero politico: questa è una grave violazione al diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”.
“Altra cosa è invece controllare ed esigere che ogni cittadino rispetti la Costituzione e le Leggi. Ciò che deve essere rigidamente impedito è l’uso illegale e strumentale del bene pubblico, non il libero, personale e privato pensiero dell’uomo. Ed è tristemente sorprendente che nel Pd locale ci siano ancora persone che elaborano progetti per limitare il libero pensiero degli altri, arrivando poi ad approvare con prepotenza tali intenti in un organo legittimo, libero e costituzionale come il Consiglio comunale – prosegue il centrodestra -. Durante il nostro intervento nell’assise del Consiglio comunale abbiamo, non casualmente, citato Palmiro Togliatti, cioè uno degli uomini simbolo della sinistra. Durante la permanenza a Mosca rimproverò il suo partito di non aver intuito e capito le profonde cause che determinavano lo scontento delle classi sociali italiane, classi sociali che il fascismo stava conquistando facendone la propria ossatura ideologica. Il pensiero di Togliatti è stato recentemente ripreso da un nome di spicco della sinistra italiana, ed ex Pd, quale Pierluigi Bersani. Intervistato alcuni giorni fa ad una trasmissione televisiva, ha dichiarato: ‘Non c’è nessun ritorno al fascismo: quella attuale è una destra nuova’. Ed ancora ha aggiunto: ‘Le masse che aderiscono al fascismo – come disse appunto Togliatti – non sono masse nemiche, ma masse da riconquistare’“.
“Ed oggi, dopo la definitiva approvazione di questo scempio ai danni della libertà di manifestazione del pensiero, rivolgiamo un’ultima citazione al Partito democratico gavorranese. Il filosofo Voltaire scrisse ‘Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente’ – termina il comunicato –. Viva la libertà del pensiero umano, viva la libertà di poterlo manifestare liberamente e ‘No’ a qualsiasi forma di controllo, censura e censimento del pensiero individuale: viva la democrazia, ma senza maschere“.