“Capisco la preoccupazione dei genitori e plaudo, senza esitazione, all‘operazione chiarezza messa in atto dal segretario provinciale della Lega, Andrea Ulmi, e dall’onorevole Mario Lolini. Non si può essere approssimativi quando in ballo ci sono i nostri ragazzi“.
È con queste parole che Susanna Ceccardi, coordinatrice della Lega in Toscana, interviene sulla polemica che in questi giorni investe l’istituto Leopoldo II di Grosseto e il Centro provinciale di istruzione per adulti (Cpia).
“L’idea che un Cpia – spiega Ceccardi – valuti l’ipotesi di far frequentare i locali di una scuola superiore a persone adulte e in questo caso particolare a richiedenti asilo adulti, senza chiarire con precisione modalità e orari di svolgimento di queste attività, è assurda. Logicamente genera preoccupazione e critiche da parte dei genitori e del mondo politico. Se fossi un genitore sarei preoccupata anch’io. Ma invece di comprendere la preoccupazione della gente e cercare spiegazioni, il Pd cosa fa? Si lancia nella sua attività preferita, il linciaggio mediatico degli esponenti della Lega. Continuate pure a puntare il dito contro di noi e a chiamarci razzisti, più voi ci insultate e più noi cresciamo“.
“Infine, da sindaco e amministratore locale – conclude Ceccardi – trovo gravissimo e inaccettabile che certi progetti vadano concretizzandosi nel silenzio, alle spalle di amministratori locali come Antonfrancesco Vivarelli Colonna che, oltre ad essere il sindaco di Grosseto, è anche presidente della Provincia“.