“Appare assurdo che, per motivi economici, una lodevole iniziativa quale la costituzione del polo artistico Luzzetti si debba mettere in alternativa alla Città Visibile che, per la sua natura stessa, presuppone una continuità“.
A dichiararlo, in un comunicato, è il Partito democratico di Grosseto.
“Come Partito democratico faremo un’interrogazione per conoscere le risorse finanziate dal Comune per le manifestazioni culturali del 2018 e quanto investito per il polo Luzzetti – continua la nota -. Oltretutto si decide di cancellare una manifestazione che per tre giorni fa pulsare vita tra le strade del centro, manifestazione che sarebbe arrivata proprio quando i nuovi negozi del progetto Pop Up dovrebbero andare avanti con le proprie gambe“.
“Come non si può capire che un progetto come il Pop up Lab non può essere un intervento spot, che settantamila euro dati dalla Regione e i quindicimila messi da tutti noi grossetani, sono soldi buttati al vento se non c’è visione che comporti un percorso di crescita, fatto di assistenza, di promozione, di sviluppi – spiega il Pd –. Oggi cosa andiamo a dire a quelle venti attività che hanno rialzato le saracinesche di un centro morente, così come a tutti quegli artisti, per lo più ragazzi, che si sono impegnati nei laboratori di teatro cinema, fotografia, cultura di strada e arte pubblica? E cosa diciamo alle decine di attività che ‘resistono’ da anni dentro la cinta muraria?“.
“Città Visibile e conseguentemente la sua ‘Notte’ sono eventi che si possono portare ovunque, non è un discorso solo di contenitori, Città Visibile non vive dentro le Clarisse, ma è un flusso di vita che scavalca i muri e inonda le strade – termina il comunicato -. Questa amministrazione invece continua ancora nella logica del ‘senza’ e questa volta è la volta del centro storico ‘senza’ la sua Città Visibile“.