Home Costa d'argento Tirrenica, il Partito Comunista: “Progetto esclusivamente economico, i partiti snobbano la tutela ambientale”

Tirrenica, il Partito Comunista: “Progetto esclusivamente economico, i partiti snobbano la tutela ambientale”

di Redazione
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“‘In ogni futuro consiglio comunale, a cominciare da quello in programma il prossimo 22 ottobre, presenteremo un ordine del giorno per sollecitare il governo nazionale a realizzare il corridoio tirrenico. Una decisione certamente inusuale, quella che così assumiamo nel nostro ruolo di consiglieri di minoranza’, queste le parole di Pd, Lista Mascagni e Passione Grosseto“.

A dichiarrlo, in un comunicato, è il Partito Comunista di Grosseto.

“A queste affermazioni possiamo rispondere che l’autostrada tirrenica è un problema esclusivamente economico – continua la nota -. Il Partito Comunista di Grosseto non ha dubbi e oggi rimarca la contrarietà a qualsiasi tracciato autostradale che sembra sempre insediarsi tra le parole sicurezza e sviluppo del territorio. Che sia il centrodestra o il centrosinistra a parlarne, certo è che chi vorrebbe costruire questa autostrada non sarebbe assolutamente mosso dal problema di sicurezza stradale, ripetuto più volte negli anni, quanto da quello pecuniario. Stiamo parlando di quell’economia liberista piegata alle deleghe amministrative che permetteva a una società privata, la Sat, alias Autostrade per l’Italia, alias Atlantia, controllata dal signor Benetton, di devastare un intero territorio in nome del profitto. Un profitto di pochi a scapito però di molti“.

“L’Aurelia, nella tratta di pertinenza della provincia di Grosseto a sud del capoluogo, avrebbe dovuto essere oggetto di adeguamento da parte dell’Anas mediante la realizzazione di una strada a quattro corsie gratuita; corredata di adeguate complanari e con eliminazione degli incroci a raso. Quello che vorremmo però che sia tenuto ben presente è che qualsiasi progetto autostradale causerebbe danni irreparabili ad ambiente, paesaggio, vita socioeconomica, salute pubblica, equilibrio idro-geologico, patrimonio naturalistico, storico e archeologico, e che precluderebbe ogni possibilità di sviluppo futuro a un’intera popolazione nel tratto noto come lotto 5b – termina il comunicato -. Ad essere presi in considerazione dai Comunisti maremmani sono poi tutti quei danni immediati che andrebbero a ricadere sulla popolazione: quali espropri di abitazioni e attività turistiche, agricole e del settore terziario, che, come un effetto domino, porterebbero alla perdita di innumerevoli posti di lavoro e allo scempio e distruzione di un territorio che perderebbe la propria identità. Vorremmo ribadire la necessità di una lotta unitaria per tutelare tutto il territorio e ricordare che, in particolare per il lotto 5b, al giorno d’oggi non possiamo far a meno di chiederci se lor signori si stiano rendendo conto che nessuna infrastruttura può più essere ipotizzata ad attraversare la zona di Albinia e Orbetello senza tenere in considerazione anche quanto avvenuto con l’alluvione di Albinia nel 2012“.

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