Il circolo di Rifondazione Comunista di Follonica valuta “positivamente la volontà di potenziare la struttura e l’operabilità delle nostre farmacie comunali“.
“L’idea di acquistare un fondo commerciale per la nostra farmacia storica (quella cosiddetta ‘dei palazzi rossi’) è ottima perché segnala la volontà di fare un investimento a lungo termine a favore della natura pubblica delle nostre farmacie. Infatti, l’acquisto di un fondo libererebbe la nostra farmacia dall’obbligo mensile di dover pagare un affitto – si legge in un comunicato di Rifondazione Comunista di Follonica -. Ovviamente, vogliamo che l’acquisto sia fatto nel modo migliore, evitando eventuali conflitti di interesse, ma anche spese troppo onerose“.
“Ci piace però ricordare che nella legislatura 2004-2009, come Rifondazione Comunista ci siamo opposti alla privatizzazione della Farmacia comunale – continua la nota -. Più volte la proposta di privatizzare la Farmacia veniva avanzata dai banchi della destra e purtroppo trovava orecchie interessate anche tra alcuni esponenti del centrosinistra. All’epoca, nel 2004, la Farmacia aveva un bilancio in passivo che poi è stato migliorato progressivamente grazie all’impegno dei vari presidenti che ne hanno assunto la direzione negli anni e di tutti i dipendenti. Oggi le Farmacie comunali della città fruttano 180mila euro all’anno, che entrano nelle casse della nostra città. Questi soldi vengono utilizzati per svolgere servizi di welfare, segno che anche la gestione pubblica può essere fatta bene“.
“Coerentemente con quanto chiediamo a livello nazionale, e cioè la nazionalizzazione e la ripubblicizzazione delle aziende strategiche del Paese, come le Autostrade (il disastro del Ponte Morandi di Genova ci dà ragione) o le acciaierie di Piombino, chiediamo che, al di là delle polemiche di questi giorni – termina il comunicato –, tutte le forze politiche della nostra città si esprimano a favore della natura pubblica delle farmacie comunali di Follonica”.