Mercoledì scorso si è riunito il consiglio direttivo del comitato cittadino gavorranese Gente Comune ed è stato decretato lo stop politico.
“Il comitato Gente Comune nacque nel 2011 in una fase politica delicata del nostro Comune, per dare manforte e sostenere una persona che aveva subito un enorme torto politico e personale – si legge in un comunicato del consiglio direttivo del comitato -. Scendemmo in politica in punta di piedi e, con molta umiltà e tantissima voglia d’imparare, ci mettemmo a disposizione del bellissimo progetto che ci vedeva come attori principali. La società civile a braccetto della politica vera. Una vera e propria fucina di idee nuove e di persone che ‘mischiando’ le due realtà furono i pionieri di un nuovo modo di intendere la politica“.
“Alla prima tornata elettorale riuscimmo a portare tra i banchi di piazza Buozzi ben tre elementi della società civile. Ci ripetemmo nelle successive elezioni, che ci vedono tutt’ora presenti tra i banchi dell’opposizione con 2/3 dei consiglieri in carica, rappresentati dal capogruppo Antonio Melillo e dalla consigliera Samanta Vanni – continua la nota –. Dal 2011 di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e tante sono state le battaglie a cui abbiamo partecipato a fianco dei nostri partner politici che fin da subito ci hanno rispettato e valorizzato. Ci preme, a tal proposito, ringraziare i nostri alleati politici per il lavoro svolto insieme in questi anni turbolenti e confermiamo loro il nostro pieno impegno fino alla fine fisiologica dell’attuale legislatura che si chiuderà nel maggio prossimo. Rimarremo per sempre con l’unico vero grande rammarico e cioè quello di non essere riusciti a riportare Massimo Borghi sulla poltrona di Sindaco, che in malo modo gli era stata tolta. Purtroppo però, dopo aver appreso otto mesi fa dell’intenzione di lasciare la politica a fine mandato da parte dei due nostri consiglieri in carica, Antonio Melillo e Samanta Vanni, ai quali facciamo un grandissimo plauso per l’impegno profuso e la capacità dimostrata in questi duri anni di opposizione, il comitato ha dovuto, dopo un percorso durato appunto otto lunghi mesi, fatto di incontri e dibattimenti, prendere la decisione di ‘chiudere bottega’“.
“Chiudiamo consci e consapevoli che in questi anni siamo stati una realtà politica importante e, che se anche di cose ne abbiamo fatte, ne potevamo fare molte di più. Un nostro limite, se così si può definire, è stato proprio quello di non includere altre forze nuove al nostro interno, con le quali oggi avremmo potuto spenderci nuovamente in un nuovo progetto e continuare nel buonissimo lavoro fatto. Ringraziamo i tanti elettori che in questi anni ci hanno sempre sostenuto in questo importante e faticoso percorso che abbiamo cercato di onorare sempre con rispetto, coerenza e serietà. Nel nostro impegno abbiamo sempre creduto fermamente che una buona politica è fatta da buone persone – termina il comunicato -. Chiudiamo senza alcun rammarico sapendo di avercela messa sempre tutta. Citando un maestro del calibro di Gaber: ‘C’è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte’. Un grazie di cuore a tutti“.
