“Era l’estate 2015 quando sono diventato coordinatore provinciale di Forza Italia. Una sfida, così accolsi questo impegno. Non potevo sapere che dentro quell’impegno ci sarebbero state tante battaglie da combattere e tante, anzi tantissime, soddisfazioni“.
A dichiararlo è Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia, che commenta il risultato delle elezioni politiche.
“Le ultime, in ordine di tempo, sono arrivate nel corso dell’ultimo fine settimana: Roberto Berardi e Elisabetta Ripani sono diventati rispettivamente senatore e deputato – sottolinea Marrini -. Rappresenteranno Forza Italia in Parlamento in un periodo molto particolare per il nostro Paese. Accanto a loro anche Stefano Mugnai, il nostro coordinatore regionale, eletto nell’altro collegio e da sempre vicino alla Maremma. Insomma tre figure di fondamentale importanza, con competenze e percorsi diversi, ma con la nostra bandiera nel cuore“.
“E le emozioni del weekend sono state tante: la Toscana rossa è diventata azzurra, idem la provincia – continua Marrini -. Segno che il lavoro che il centrodestra ha fatto in questi anni è stato importante. La mia Follonica per la prima volta chiede di cambiare e mette da parte il Pd, quel Pd che ha distrutto e preso in giro la Maremma e allontanato le persone dalla politica. E non ci sono differenze: da Scarlino a Castiglione della Pescaia, fino a Capalbio. A distanza di poco più di due anni la sfida diventa un’altra ed è tutta del centrodestra. Stare uniti per fare bene, sulla scia dell’esempio di Grosseto e Orbetello. Questo per arrivare alle prossime Amministrative e vincere, dando anche a livello locale la giusta risposta alle esigenze del territorio“.
“Per questo stiamo già lavorando con l’entusiasmo che ci distingue dal grigiore del centrosinistra – termina Marrini -. Ringrazio la mia squadra che ha reso questo sogno possibile. I gruppi locali, il gruppo provinciale, Elisabetta Ripani e Roberto Berardi e il nostro coordinatore regionale Stefano Mugnai, che tanto si è impegnato per far crescere Grosseto e la provincia“.