“Più o meno da due settimane il centrosinistra ha iniziato a erogare finanziamenti, stanziare fondi, promettere soluzioni a criticità delle quali il nostro territorio soffre da anni. E’ come se, all’avvicinarsi del voto, il centrosinistra si svegliasse da un torpore che lo caratterizza in tutto il resto del tempo, a partire da subito dopo la chiamata alle urne“.
A dichiararlo è Olga Ciaramella, candidata capolista al Senato per Noi con l’Italia-Udc.
“Non è così che si governa, non è così che si sostiene un Paese – sottolinea la candidata -. I cittadini ormai l’hanno capito e sono stanchi. Come gli allevatori che da tempo combattono contro il problema degli attacchi alle loro greggi. In quest’anno da consigliera provinciale ho potuto approfondire la questione, grazie anche a un convegno che la Provincia guidata dal presidente Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha organizzato a novembre in collaborazione con l’Istituto di ecologia applicata di Roma, nell’ambito del progetto Life Medwolf“.
“Dopo aver ascoltato gli esperti e dopo aver sentito le ragioni degli allevatori, sono oggi più che mai convinta che sul tema delle predazioni vadano trovate soluzioni definitive e non interventi spot come quelli che fino ad ora ha messo in atto la Regione Toscana – continua Olga Ciaramella -. Regione che a pochi giorni dalle elezioni si sveglia e annuncia di eliminare il tetto di 15mila euro in tre anni, il cosiddetto de minimis, per ricevere i rimborsi per i danni da predazione. E non solo: annuncia anche che nei prossimi giorni aprirà un nuovo bando per richiedere un risarcimento in seguito ad attacchi da parte di lupi o ibridi. Ma attenzione, ci sono allevatori di serie A e altri di serie B: solo chi ha adottato almeno una misura di prevenzione, recinzioni o cani da guardiania, potrà ricevere i sussidi”.
“Forse la Regione dimentica che tante aziende non sono rientrate nei progetti della Comunità europea che finanziavano questi sistemi di protezione e dimentica anche, o fa finta di dimenticare, che i recinti fanno sì che gli animali non possano pascolare liberamente e di conseguenza il latte prodotto è di qualità inferiore rispetto a quello di animali liberi, e nel contempo che i cani da guardiania non sono un bel biglietto da visita per il turismo – termina Olga Ciaramella -. Da anni, a parte la Provincia di Grosseto con il presidente Antonfrancesco Vivarelli Colonna, nessuno si era preoccupato delle predazioni: oggi il centrosinistra si sveglia e con i potenti mezzi della Regione tenta di accaparrarsi i voti degli allevatori. I soldi che saranno distribuiti sono solo un piccolo risarcimento rispetto ai danni subiti: gli addetti ai lavori lo sanno bene“.