Un incontro a Capalbio alla fattoria CapalBio è stato l’occasione per un confronto sulla viabilità costiera, il cosiddetto Corridoio Tirrenico, che divide da anni le opinioni e che, soprattutto, non vede ancora oggi una soluzione concreta.
“La Maremma non è un’isola, soprattutto non vuole continuare a esserlo indefinitamente a causa di collegamenti insicuri e inefficienti con il resto d’Italia – ha dichiarato Leonardo Marras, candidato alla Camera dei Deputati per il Partito democratico -. Le discussioni sulle diverse tipologie di strada da realizzare lungo la costa hanno, di fatto, bloccato tutto. È uno dei casi in cui le parole sono state più solide delle opere. A un certo punto, però, è necessario porre un limite e per noi il limite è già superato da tempo“.
“Il ministro Del Rio ha contribuito negli ultimi mesi a riportare la discussione su un piano di concretezza. Riassumere è utile per definire l’obiettivo di ottenere presto una strada sicura e moderna – ha continuato Marras -. Ci sono le risorse, 350 milioni, per realizzare una strada a quattro corsie che arrivi fino ad Ansedonia costruita sul tracciato attuale dell’Aurelia. Si tratta soltanto di risolvere il superamento di Albinia con una variante adeguata. Da sud l’autostrada è già arrivata a Tarquinia ed esiste il progetto definitivo per arrivare ad Ansedonia che deve realizzare Sat. Restano 12 chilometri che oggi sono i più pericolosi. Noi temiamo che questo non avvenga in tempi brevi”.
“Su questi 12 chilometri devo dare ragione al sindaco Bellumori, la strada dovrà essere messa in sicurezza, subito. È manutenzione di un tratto che è un’emergenza. Anche in questo caso l’Anas ha le risorse ed è stata bloccata dalle infinite parole. Non dobbiamo smettere di discutere, io, ad esempio, sono favorevole alla realizzazione dell’autostrada, ma mentre discutiamo i lavori di messa in sicurezza dovranno essere fatti, senza se e senza ma, subito – ha terminato Marras -. Io mi impegnerò su questo“.