Home Grosseto Verso le politiche, CasaPound presenta i candidati: “Entreremo in Parlamento per tutelare gli italiani”

Verso le politiche, CasaPound presenta i candidati: “Entreremo in Parlamento per tutelare gli italiani”

di Roberto Lottini
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Siamo convinti di poter superare lo sbarramento del 3% e di entrare in Parlamento per difendere i diritti di tutti gli italiani“.

Con queste parole, Gino Tornusciolo, consigliere comunale del Gruppo misto e responsabile di CasaPound Grosseto, annuncia la discesa in campo del movimento alle prossime elezioni politiche in programma domenica 4 marzo.

E proprio Tornusciolo sarà il candidato del collegio uninominale alla Camera dei Deputati, mentre nel collegio plurinominale sarà capolista e sarà affiancato nella candidature da Silvia Neri, di Arezzo, Eugenio Palazzini, di Arezzo, Francesca Aloisi, di Semproniano.

Per quanto riguarda il collegio uninominale al Senato, il candidato di CasaPound sarà Gian Piero Joime, professore universitario di economia dell’ambiente e del territorio all’Università La Sapienza, originario di Roma, ma residente da tempo ad Orbetello.

Nel collegio plurinominale al Senato, i candidati di CasaPound saranno, oltre a Joime (capolista), Rita Seidita (di Siena) e Matteo Paolini (di Pisa).

Da quasi un anno abbiamo inaugurato la nostra sede a Grosseto e siamo molto attivi sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista sociale su tutto il territorio comunale – spiega Tornusciolo -. Abbiamo dimostrato di saper mantenere le promesse fatte ai cittadini e stiamo crescendo in tutta Italia. Per questo motivo, siamo convinti di poter superare lo sbarramento del 3% alle prossime elezioni politiche. Sia a Grosseto che nel resto di Italia abbiamo raccolto le firme necessarie per le candidature alle politiche e saremo presenti in tutti i collegi del Paese. A Grosseto abbiamo raccolto 390 firme“.

Il nostro primo punto del programma è l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea e dall’Euro – continua Tornusciolo -, perchè questa moneta ha indebolito la nostra economia. Inoltre, c’è la necessità di nazionalizzare nuovamente le banche per tutelare i risparmi dei cittadini. Bisogna fare leggi per incentivare di nuovo la natalità e, a questo proposito, il nostro programma prevede il reddito nazionale di natalità: saranno garantiti 500 euro al mese alle famiglie con un nuovo nato. Vogliamo contrastare l’immigrazione selvaggia in Italia. Pensiamo di realizzare degli spot in Libia, controllati dai nostri militari già di stanza nel Paese africano, in cui, sotto la sovranità dell’Italia, si stabilirà chi ha diritto ad emigrare nel nostro territorio. Vogliamo cooperare con la Libia per ristabilire un governo democratico in questa nazione. Ovviamente, siamo assolutamente contrari allo Ius Soli, una legge infame, e allo Sprar. Lo stato italiano deve prendersi la responsabilità di rimpatriare chi non ha diritto al permesso di soggiorno“.

Vogliamo entrare in Parlamento per fare opposizione a quei partiti, come Lega e Movimento 5 Stelle, che hanno ritrattato le loro posizioni in merito all’uscita dell’Italia dall’Unione Europea – conclude Tornusciolo -. Vogliamo essere il sindacato dei cittadini e tutelare i loro diritti. Questa posizione non inficia assolutamente la mia appartenenza alla maggioranza nel Consiglio comunale di Grosseto. Appoggerò qualsiasi decisione del Consiglio che possa fare il bene dei cittadini grossetani. Continuerò a dare il mio contributo a tutte quelle iniziative politiche, sia di destra che di sinistra, che siano a favore degli abitanti del capoluogo maremmano“.

Siamo convinti che dall’inizio degli anni ’90 sia iniziata una campagna di indebolimento sociale ed economico dell’Italia – sottolinea Gian Piero Joime -. Circa il 20% degli italiani vive in uno stato di povertà relativa, la disoccupazione ha raggiunto livelli drammatici. Vogliamo uscire da questo stato di difficoltà ricostituendo il patrimonio socio-economico italiano. Siamo contrari all’Euro e all’Unione Europea, che ha fiaccato la nostra economia. Uno Stato deve essere in grado di gestire la propria economia e siamo contrari ai regolamenti europei realizzati dalle lobby“.

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