“In occasione del consiglio comunale tenutosi ieri, il sindaco, nonché assessore al bilancio, ha dato l’ennesima prova di governare con molta approssimazione“.
A dichiararlo, in un comunicato, è il gruppo Pd – Area riformista nel Consiglio comunale di Orbetello.
“Non riuscendo a rispettare i tempi previsti dal regolamento comunale per l’approvazione del bilancio, infatti, ha tentato di modificarli all’ultimo momento, nella speranza di eliminare il termine incombente – continua la nota -. Entrando più nello specifico, l’amministrazione ha tentato di abolire il termine previsto dal regolamento di 30 giorni che devono decorrere tra la delibera di giunta con la quale viene approvato lo schema di bilancio e la seduta del consiglio che lo approva“.
“A tale riguardo, è utile precisare che il termine per la presentazione è stato posticipato al 28 febbraio dell’anno in corso – spiega il Pd -. Nonostante ciò, l’amministrazione Casamenti, chiaramente in affanno e non in grado di approvare lo schema nei tempi stabiliti, ha tentato il tutto per tutto. Questa operazione, però, è stata effettuata in modo maldestro e superficiale, se si considera che la delibera di giunta in portata in approvazione in consiglio comunale risultava essere priva del parere del revisore dei conti. Come dovrebbe essere ben noto al sindaco, tale parere è obbligatorio pena, in sua mancanza, l’illegittimità della delibera“.
“Il gruppo consiliare Pd – Area riformista ha sollevato responsabilmente la questione e la seduta è stata sospesa per consentire al segretario di effettuare le opportune verifiche. Dopodiché, nonostante qualche tentativo finalizzato a giustificare questa imbarazzante mancanza, la maggioranza è stata costretta a ritirare il punto all’ordine del giorno – termina il comunicato -. Preoccupati per questa gestione a dir poco pressappochista della cosa pubblica da parte dell’attuale maggioranza, sollecitiamo ancora una volta gli amministratori ad operare con scrupolosità al fine di evitare gli scivoloni a cui in poco meno di due anni di amministrazione ci hanno abituati sia nell’interesse dei cittadini che della loro stessa immagine“.