“Come ex vicesindaco del Comune di Manciano, rivendico con orgoglio il lavoro svolto dalla precedente amministrazione, che ha restaurato i locali dell’ex mattatoio e definito un protocollo con la consulta per il sociale, allora in essere, per l’utilizzo a scopi sociali degli stessi“.
A dichiararlo è il consigliere comunale di Manciano Antonio Camillo, che replica alle dichiarazioni di Cinzia Tomassoli sulla consulta per il sociale.
“Sottolineo anche l’ottimo lavoro svolto dalla consulta durante la passata amministrazione, ed in particolare dell’allora presidente Cinzia Tomassoli, con l’attivazione di nuovi percorsi a sostegno delle fasce più deboli, tra tutti quelli del recupero di cibo nelle mense scolastiche – spiega Camillo -. Come attuale consigliere comunale di opposizione, durante l’ultimo consiglio, ho richiesto all’assessore alle politiche sociali i motivi per cui la consulta per il sociale, il cui funzionamento è normato da apposito regolamento approvato in consiglio comunale nel 2005, non fosse ancora stata riunita per stabilire le associazioni che ne fanno parte e procedere alle elezioni delle cariche previste, in considerazione del fatto che, come previsto dal testo unico degli enti locali, esse decadono al termine del mandato amministrativo“.
“Preso atto della volontà espressa dal sindaco di non rispondermi a tale quesito, ho provveduto a presentare una interrogazione scritta, dove tra l’altro esprimevo preoccupazione per la mancanza di una normativa e di un responsabile nella gestione dei locali dell’ex mattatoio e per il mancato lavoro di partecipazione insito nelle riunioni della consulta, sottolineando come l’assenza della stessa provoca inevitabilmente l’impossibilità di dare continuità ai progetti in essere, tra tutti il recupero di cibo dalle mense scolastiche, che non è ripartito come ogni anno all’apertura delle scuole – continua Camillo -. Dall’articolo apparso sulla stampa dell’ex presidente della consulta, apprendo che il sindaco Morini le ha conferito l’incarico di ‘traghettare’ gli organi della consulta fino a nuove elezioni, e che allo studio della ex presidente c’è l’elaborazione di un nuovo regolamento”.
“Le regole democratiche del funzionamento di un’amministrazione comunale indicherebbero che tali decisioni, come ad esempio un incarico a tempo nelle more di elezioni, vengano prese attraverso una delibera di indirizzo di Giunta, in modo che i cittadini interessati ed i consiglieri comunali possano prenderne atto – sottolinea Camillo -. Ragionamento analogo va fatto su modifiche ai regolamenti che devono essere elaborati dalla Commissione Affari Istituzionali, la cui presidenza è affidata all’opposizione, prima della successiva approvazione in consiglio“.
“Avendo appreso dalle numerose associazioni di volontariato presenti nel territorio le quali, lontane dai clamori, lavorano quotidianamente su varie tematiche sociali, che l’ultima convocazione della consulta risale al 19 dicembre 2016, ho suggerito in modo civile e con spirito costruttivo, tramite una interrogazione, senza articoli di giornale, la convocazione delle associazioni e la ricostituzione della consulta – conclude Camillo -. L’assemblea delle associazioni rimane infatti l’organo più titolato a dare indicazioni su un ipotetico nuovo regolamento, prima che questo passi al vaglio dei tecnici comunali e delle commissioni consiliari“.