Il Pci, in relazione all’articolo di Confesercenti uscito sui quotidiani, esprime il suo consenso per i contenuti espressi da Enrico Tellini ed anzi ricarica ulteriormente avanzando proposte proprie.
“Pur condividendo le parole di Enrico Tellini riguardo agli sforzi fatti ed al fatto che la crisi locale morde ancora e non mollerà tanto presto, urgono soluzioni con progetti a medio e lungo termine, che vadano a ricercare fondi europei, ma anche nazionali e regionali, che favoriscano investimenti pubblici e privati – si legge in un comunicato del coordinamento del Pci di Orbetello -. A livello locale, per quanto riguarda il centro storico , in relazione all’apertura ed alla chiusura di partite Iva, si registra un trend negativo. La stagione turistica è ormai ridotta, oltre ai fine settimana, alla seconda e terza settimana di agosto e tutta questa situazione porta ad avere posti di lavoro stagionali o nel peggior caso a perdere l’occupazione“.
“Siamo d’accordo con Confesercenti che defiscalizzare le imprese dà loro una boccata d’ossigeno, ma d’altro canto siamo convinti che se non si fa un’adeguata promozione turistica, supportata dalle nuove tecnologie, andando a raggiungere il turista a casa sua, si va poco lontano – continua la nota -. Ed a niente vale essere presenti alle varie borse del turismo se poi il nostro sistema di promozione è vecchio ed obsoleto. Oltre ciò, va potenziata la rete Wi-Fi, che è uno dei motivi di lamentela di molti turisti, ma il tutto passa anche dal miglioramento dei servizi offerti, quali ciclabili, sentieristica e promozioni culturali. Non più di qualche giorno fa è stato detto che la cultura produce 5.8 miliardi di euro“.
“Un’altra condizione potrebbe essere l’abbellimento dei centri abitati, sia dal punto di vista architettonico che da quello della viabilità e dei trasporti, oltreché della raccolta dei rifiuti, dove la provincia di Grosseto è fanalino di coda – spiega il Pci -. Altra destagionalizzazione può essere la promozione dello sport in tutte le sue forme, ma per la zona quelle più consone sono la bicicletta, le regate veliche, il windsurf e il kitesurf e tanti altri sport. Alcune di queste cose, ove la legge lo permette, potrebbero essere finanziate dalla tassa di soggiorno, che i turisti pagherebbero più volentieri se tornando l’anno dopo trovassero dei miglioramenti“.
“Concludendo, abbiamo anche 3 punti del nostro territorio fondamentali per il rilancio della Maremma e sono: ambiente, cultura ed agricoltura, con tutta la filiera legata all’agroalimentare ed all’enologia. E sono proprio questi i punti di forza su cui poggiare il tutto, perché essi sono la nostra industria e sono lì sul territorio. Il tutto va associato a dei soggetti di promozione informatica, che funzionino da contenitore per tutte le eccellenze del territorio. L’uso delle tecnologie legate alla promozione del territorio può portare ad un incremento della ricerca tecnologica, in cui oltre a soggetti del settore esterni, possono trovare spazio tante aziende locali che operano nel settore incrementando di fatto posti di lavoro, ricerca, progetti ed investimenti – termina il comunicato -. Come partito crediamo che sia necessaria la creazione di un tavolo intorno al quale politica ed imprese discutono lo sviluppo del territorio in un’ottica di rilancio turistico duraturo attraverso politiche di progettazione, investimenti e creazione di posti di lavoro“.