“L’autostrada tirrenica per tanti anni è stata ed è tuttora al centro del dibattito politico. Un dibattito che ha visto contrapporsi due proposte ben distinte, chiare nelle loro argomentazioni, facilmente individuabili ed estremamente comprensibili: da una parte abbiamo un’autostrada, quattro corsie con pedaggio, realizzata e gestita da una società privata, la Sat; dall’altra parte abbiamo una strada adeguata e sicura a quattro corsie, senza pedaggio, realizzata e gestita dallo Stato mediante la società pubblica Anas“.
A dichiararlo, in un comunicato, sono i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle di Grosseto: Daniela Lembo, Antonella Pisani, Francesca Amore e Gianluigi Perruzza.
“Per i politicanti di professione questa chiara distinzione è sempre stata un pericolo serio: troppo facile identificarsi nell’una o nell’altra soluzione – continua la nota -. Per questo motivo, i fautori della prima soluzione, quella a pagamento, in questi anni, hanno fatto di tutto per intorbidire le acque, confondere, lasciar intendere altro con dichiarazioni fuorvianti e piroette incredibili. Basta rileggere la rassegna stampa degli anni passati, da non crederci. Stiamo parlando della Regione Toscana di Enrico Rossi e della Provincia di Grosseto di Leonardo Marras, passato poi in Regione anch’esso a dar manforte al sempre sodale (sempre, quando si parla di interessi) governatore Rossi, avendo lasciato comunque in buone mani il timone provinciale al fido Vivarelli Colonna: una garanzia per le sinistre, anche lui, sicuramente, quando si parla di interessi. Centrodestra e centrosinistra, ma anche sindacati, associazioni, chi più ne ha più ne metta: tutti a favore dell’autostrada“.
“E la seconda proposta? A difendere l’altra scelta troviamo, senza se e senza ma, il Movimento 5 Stelle, ed altre piccole forze politiche, alcune di queste protagoniste in passato di piroette in coppia con i primi, oggi abbastanza convinte della bontà della seconda proposta. Ma troviamo soprattutto comitati ed associazioni che per anni, e sottolineiamo per anni, si sono battute per difendere ambiente e cittadini da un mostro a più teste. Oggi, il Governo nazionale, a parole, intende operare così – spiegano i consiglieri -:
a) niente più autostrada;
b) si farà l’adeguamento e messa in sicurezza dell’attuale tracciato;
c) Sat uscirà dalla partita;
d) Anas sarà il soggetto incaricato per la realizzazione delle opere.
Subito, sui giornali e testate on line di questi giorni, si registra una grande soddisfazione perché la soluzione verso cui si va è quella non autostradale ‘come chiedeva la Regione’. Come chiedeva la Regione? Ma se i quattro punti indicati dal Governo sono esattamente quelli che il M5S, i comitati ed associazioni ed altre forze politiche varie hanno sostenuto per anni, contro tutto e contro tutti“.
“Soprattutto contro la Regione e Provincia di Rossi & Marras che hanno fatto di tutto per far sì che Sat realizzasse l’autostrada e Vivarelli che in campagna elettorale si diceva contro, salvo cambiare idea da sindaco, guarda caso. Siamo in presenza di ladri di meriti altrui: amministratori opportunisti che, giocando con il significato delle parole, fingono spudoratamente pur di apparire sempre dalla parte giusta – termina il comunicato -. Alla luce di tutto ciò, quanto credito possiamo dare a lor signori, oggi, a pochi mesi dalle elezioni, nel momento in cui effettuano l’ennesima piroetta? Noi avanziamo una risposta: zero. Parlino con gli atti, non con le parole. Queste ultime abbondano, come sempre. Ricordiamo però che, ogni qual volta si è presentato un atto istituzionale in Consiglio a favore della gratuità del tracciato, è stato sempre e soltanto bocciato“.