Lo Spi Cgil chiede formalmente all’amministrazione comunale di Grosseto di rinunciare all’ipotesi di intitolare una via cittadina a Giorgio Almirante. Lo fa con un ordine del giorno approvato all’unanimità dai 43 membri del Comitato direttivo provinciale, che lo scorso 13 ottobre, presente la segretaria regionale Daniela Cappelli, si è riunito per discutere di questo argomento.
Dopo aver ascoltato un excursus storico della professoressa Luciana Rocchi, ex direttrice dell’Isgrec, sul ruolo di Giorgio Almirante come capo di gabinetto del Ministero dell’interno della Repubblica sociale italiana.
«La memoria di Giorgio Almirante – sottolinea l’ordine del giorno approvato dallo Spi Cgil – è legata alle leggi razziali del regime fascista e al ruolo di funzionario della Rsi, che lo videro promotore di persecuzioni e feroci violenze. Per questo motivo riteniamo inaccettabile che gli venga dedicata una strada pubblica, e chiediamo al Comune di recedere da questo proposito».
«Tanto più – aggiunge lo Spi – che viviamo una fase storica che vede il pericoloso riaffacciarsi di razzismi nemmeno troppo striscianti. La figura di Almirante, in questo senso, rappresenta il contrario dei modelli culturali che andrebbero proposti come esempio alle giovani generazioni».