Home Colline Metallifere Nefrologia a Massa Marittima, Mugnai torna alla carica: “Manca almeno un medico, spiegateci perché”

Nefrologia a Massa Marittima, Mugnai torna alla carica: “Manca almeno un medico, spiegateci perché”

di Redazione
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Un mese fa preciso, l’interrogazione con cui il vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Capogruppo di Forza Italia) chiedeva chiarimenti sulle carenze di personale medico nel centro dialisi di Massa Marittima. Oggi, una risposta da parte dell’assessorato e dell’azienda di area vasta che non convince provoca un nuovo scatto istituzionale con una seconda interrogazione che mette in fila i numeri e chiede nuovi approfondimenti e prospettive.

Mugnai torna insomma alla carica, sottolineando come i rilievi mossi da parte dei pazienti e da lui sollevati con la sua prima interrogazione fossero fondati. E allora, si domanda, perché non si rimedia? Proprio «i motivi per i quali la situazione già chiara ed evidente ai pazienti non è stata, nel tempo, segnalata dai dirigenti» e «i motivi per i quali non siano stati ancora risolti i problemi descritti in narrativa» sono i due quesiti su cui si incardina la nuova interrogazione dopo una premessa che riconteggia pazienti e operatori nei vari poli di area vasta e con uno sguardo retrospettivo a partire dal 2010 addirittura.

Arrivando a determinare, tra le altre cose, che «confrontando le attività svolte dai Cad (Centri dialisi ad Assistenza Decentrata, ndr) dell’area aretina, che in media hanno 20 pazienti ciascuno e un medico in organico alla struttura, si evince che il Centro dialisi di Massa Marittima, con i suoi 40 pazienti e un medico in servizio nella struttura, presenta un organico carente di almeno una unità relativamente al personale medico. Consegue che, attualmente, ciascun paziente del Centro dialisi di Massa Marittima può contare in media sulla metà del tempo che i medici degli altri Cad dedicano ai loro pazienti; e durante i periodi di ferie del medico in organico alla struttura, il tempo dedicato ai pazienti è ancora minore e limitato al turno (1 su 4) ricoperto».

Insomma: la risposta aziendale e di giunta alla prima interrogazione risulterebbe un boomerang per i vertici regionali, tanto che Mugnai scrive che «le informazioni fornite dall’Ausl Toscana sud-est dimostrano chiaramente una discrepanza negli organici tra i Cad, le Uosd e il Centro analisi di Massa Marittima, e quindi la legittimità delle osservazioni denunciate dal paziente e raccolte nell’interrogazione n. 1324», che sarebbe la prima.

Per questo, adesso, la nuova iniziativa su cui la risposta scritta dovrà giungere entro 60 giorni.

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