Il problema sicurezza negli ultimi anni è divenuto tema saliente in tutta le città d’Italia. Anche Grosseto, purtroppo, non fa eccezione. Di chi siano le responsabilità, all’atto pratico, interessa ben poco ai cittadini che richiedono importanti e immediate soluzioni.
«Purtroppo gestire la sicurezza in una città come Grosseto sta diventando sempre più complicato – spiegano da Fare Grosseto –, l’amministrazione Bonifazi se ne era occupata ben poco, mentre appare evidente la responsabilità dell’attuale giunta, impegnata a promuovere, in campagna elettorale, politiche sulla sicurezza che avrebbero debellato del tutto il problema».
Per questo Fare Grosseto torna a chiedere l’attuazione di alcune misure che potrebbero quanto meno arginare il problema: «L’amministrazione comunale e la Prefettura dovrebbero realizzare insieme un piano ben progettato che garantisca sicurezza ai grossetani. Solo agendo in sinergia è possibile costruire un qualcosa che garantisca maggiore sicurezza».
Fare Grosseto, nell’ottica propositiva, ribadisce alcuni concetti: «Il vigile di quartiere sarebbe fondamentale, oltreché un ottimo deterrente – spiegano –. Vogliamo anche ricordare che era proprio uno dei punti del programma presentato in campagna elettorale. Altra misura necessaria per garantire sicurezza è quella di realizzare il controllo spontaneo dello spazio da parte degli abitanti. Strade vissute di giorno e di notte, ambienti non degradati e residenti che vivono con fiducia e senso di appartenenza rappresentano un deterrente naturale».
Ma non è tutto, perché Fare Grosseto chiede un maggiore apporto anche alla società civile: «E’ importante sia per la capacità di leggere il territorio e di individuare e segnalare i problemi in modo capillare, sia perché la sicurezza, considerata come qualità di vita e condizione di vivibilità dei quartieri, non può prescindere dal coinvolgimento diretto di chi in quei quartieri abita, lavora, vive quotidianamente».
La comunità, secondo Fare Grosseto, svolge un doppio ruolo: da un lato può essere “usata” per identificare le aree dove maggiormente sono avvertiti i rischi, dall’altro può essere visto come soggetto protagonista delle azioni di prevenzione.
«Da qui il fondamentale ruolo delle circoscrizioni, in quanto è a questo livello che è più facile rilevare o far emergere le situazioni problematiche – concludono da Fare Grosseto -. Capirne la valenza e il significato per i residenti, immaginare risposte realistiche e adatte alle specificità territoriali, individuare le risorse formali e informali da attivare sulle situazioni specifiche, in questo momento può davvero fare la differenza».